La situazione degli allenatori in Serie A prima della sosta natalizia. Conte non rischia malgrado la debacle in Champions, Maran si gioca la panchina nelle prossime uscite
Non solo Antonio Conte. Sono diverse le panchine in Serie A che ‘scottano’ nelle ultime settimane. A livello mediatico è inevitabile che l’attenzione sia concentrata sul futuro del tecnico salentino dopo il flop, il secondo consecutivo alla guida dei nerazzurra, dell’Inter in Champions League. L’ex Ct azzurro è però in buona compagnia nel massimo campionato italiano, con altri allenatori che devono difendere la loro panchina in vista delle prossime partite prima della sosta natalizia. Conte è stato confermato da Suning e al momento un clamoroso divorzio è da escludere, mentre altri suoi colleghi rischiano di non mangiare il panettone. Da Conte a Maran, passando per Giampaolo, Liverani e Pirlo: la situazione degli allenatori in Serie A prima della sosta di Natale.
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Antonio Conte sotto accusa per il nuovo fallimento euro dell’Inter. Lukaku e compagni non sono andati oltre lo 0-0 contro lo Shakhtar, risultato che ha sancito l’eliminazione dalla Champions per la formazione nerazzurra. Uscita di scena totale per l’Inter, che arrivando ultima nel proprio girone ha mancato anche il pass per l’Europa League, competizione che i meneghini hanno sfiorato ad agosto cedendo in finale contro il Siviglia. Critica e tifosi non hanno risparmiato Conte, che resta comunque in sella dopo la conferma di proprietà e dirigenza. All’indomani della disfatta di San Siro l’ex Ct azzurro ha incontrato ad Appiano Gentile la dirigenza al grand completo, che gli ha rinnovato la fiducia al pari del presidente Steven Zhang dalla Cina.
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Il futuro di Conte – che chiede degli innesti sul mercato a gennaio – è adesso però legato a doppio filo alla conquista dello scudetto, unico obiettivo di un certo spessore rimasto alla portata dei nerazzurri in stagione. La conquista della Coppa Italia non basterebbe infatti a Conte, che deve cancellare il fallimento europeo per ripartire in campionato. Ogni discorso sul futuro sarà quindi valutato a bocce ferme e rinviato a fine stagione, quando al mister leccese resterà un solo anno di contratto. Un eventuale esonero la prossima estate risulterebbe meno oneroso economicamente per Zhang rispetto al patto di Villa Bellini dello scorso agosto, con Conte che nell’estate 2019 aveva firmato un accordo triennale da 12 milioni di euro netti all’anno. L’ombra di Massimiliano Allegri resta minacciosa su Conte, con Marotta pronto ad affidare il timone interista all’ex allenatore della Juve se lo scenario dovesse precipitare nelle prossime settimane anche in campionato.
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Conte, a meno di cataclismi, mangerà il panettone, così come un altro prestigioso collega come Andrea Pirlo alla Juventus. L’ex regista sembra aver allontanato le perplessità sul proprio conto dopo il successo in rimonta nel derby con il Torino, ma soprattutto grazie l’impresa del ‘Camp Nou’ in Champions contro il Barcellona. Nuovi esami attendono certamente Pirlo nel suo percorso di crescita, anche se il viatico sembra quello giusto per andare di pari passo con il DNA vincente della ‘Vecchia Signora’.
Non così rosea è invece la situazione di altri allenatori, meno sicuri di conservare il posto in Serie A. Partendo da Rolando Maran, protagonista di una prima parte di stagione deficitaria alla guida del Genoa. I ‘Grifoni’ sono attesi da due impegni proibitivi con Juventus e Milan, che se persi malamente potrebbero segnare la fine dell’esperienza in Liguria del tecnico di Trento. Maran è stato confermato di recente dall’Ad Zarbano e presumibilmente si giocherà il futuro nelle sfide successive con Benevento e Spezia, incroci più alla portata del Genoa. Momento complicato anche per Giampaolo al Torino, con i granata che fanno fatica ad assimilare i dettami tattici dell’ex allenatore del Milan. Il mister del ‘Toro’ al momento non rischia l’esonero, ma il rendimento di Belotti e soci nelle prossime gare sarà sotto la lente d’ingrandimento del patron Cairo dopo l’ultima beffa subito nella stracittadina contro la Juve.
Situazione da monitorare pure al Parma, dove finora non ha fruttato il ribaltone in estate che ha portato Liverani al ‘Tardini’ al posto di D’Aversa, e al Crotone, con Stroppa che deve al più presto cambiare rotta dopo il pessimo inizio di campionato che vede i ‘Pitagorici’ chiudere la classifica con appena due punti in dieci partite. Sembra infine rientrato l’allarme in casa Atalanta dopo il caso Gomez, che avrebbe portato nei giorni scorsi Gasperini a minacciare le dimissioni. La qualificazione agli ottavi di Champions ha riportato un po’ di serenità nello spogliatoio orobico, con la società che ha allontana con forza una separazione dal ‘Gasp’.
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