Pietro Lo Monaco, prima di Juventus-Atalanta: “Gomez? Non è uno da reazione dura, chissà cosa è successo. Dybala deve essere valorizzato da Pirlo”
Pietro Lo Monaco, oggi Consigliere Figc, è stato l’uomo che ha portato in Italia il ‘Papu’ Gomez, ma è anche legato a Paulo Dybala, perché nella sua storia di talent scout ed osservatore, oltre che di affermato dirigente, ha indissolubilmente legato il suo nome al Sud America ed all’Argentina in particolare. Nel giorno di Juventus-Atalanta, Calciomercato.it vi propone la disamina di Lo Monaco sui due casi albiceste che hanno scosso la vigilia del match.
“Ho un legame molto particolare con Gomez. Ricordo che lo volli a tutti i costi, ho trattato per averlo con quattro soggetti diversi: fu un affare pazzesco, con un cartellino frammentato, ma alla fine riuscii a strapparlo per 1.2 milioni di euro. Quando esplose a Catania, piaceva all’Inter, avevo una trattativa aperta con i nerazzurri che non si chiuse: loro mi offrivano 8-9 milioni, io volevo qualcosa in più”.
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“Quando è passato all’Atalanta – ricorda Lo Monaco – Sartori all’inizio aveva dei dubbi, poi sono spariti. A Bergamo incide molto allenatore, ma anche Luca Percassi. Conosco il ‘Papu’, parliamo di un ragazzo incapace di fare cose strane, credo sia davvero difficile immaginare che abbia commesso atti eclatanti. Conosco anche Gasperini: se è accaduto qualcosa che abbia fatto andare fuori di testa Gomez, non immagino neppure cosa ci possa esser dietro per una sua reazione. Su Gasperini, come tecnico però, non c’è nulla da dire”.
“Cessione a gennaio? Fino allo scorso anno – chiosa Lo Monaco – spingevo affinché Gomez fosse venduto per incassare il 30% con il mio Catania. Ma mi rispondevano che Gasperini avrebbe lasciato l’Atalanta se fosse stato ceduto Gomez. Ripeto, mi vien molto difficile pensare che Alejandro possa essere stato protagonista di un atto di forza”.
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Passiamo al capitolo Dybala, che non ha ancora trovato l’accordo con la Juventus per il rinnovo di contratto, in scadenza nel 2022: “Sono stato il primo – svela Lo Monaco – a vedere il giocatore, non riuscii a prenderlo perché non avevo la forza economica per farlo, poi me lo sono ritrovato tre mesi a Palermo. Mi sembra di aver capito che Agnelli non vuole che Dybala vada via, vuole fargli fare il capitano. Chi rinuncia ad un campione come Paulo non sto tanto bene di testa: le grandi squadre hanno bisogno di un campione come Dybala. Stiamo parlando di un giocatore che fa sempre la differenza. Il dovere di un tecnico bravo è quello di far coesistere i campioni. Quindi il dovere di Pirlo è di far coesistere Ronaldo, Dybala e gli altri fuoriclasse. Per ora, il gioco della Juventus ha espresso poco, la gara con il Barcellona non inganni. Questo è il Barcellona più scarso degli ultimi trenta anni che deprime anche i campioni che ha. Messi è depresso, Griezmann è quello attuale? Diventa difficile, davvero, immaginare un Barcellona più scarso di questo”.
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