Arrivano le parole dell’allenatore del Napoli Gennaro Gattuso dopo la sconfitta contro l’Inter, in particolare sull’espulsione di Insigne
Gennaro Gattuso, allenatore del Napoli, ha parlato ai microfoni di ‘Sky Sport‘ dopo la sconfitta per 1-0 contro l’Inter. Inevitabile che l’allenatore partenopeo si soffermi sull’espulsione di Insigne: “Ho detto a Massa che 2′ prima dell’espulsione aveva fatto i complimenti a Insigne, e dopo lo ha buttato fuori solo perché lo ha mandato a ca**re. Solo in Italia succede. In Inghilterra se dici fu*k off non ti fanno niente. Il capitano del Napoli non può essere buttato fuori perché ti manda a ca**re per un rigore dubbio. Chi ha giocato deve capire”.
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Prosegue poi un Gattuso molto nervoso: “Solo in Italia succede, si cambiano le partite, non è corretto. Io allora dovevo fare una partita sì e una no quando giocavo. Un ‘vaffa’ dopo un rigore ci sta, uno deve avere l’intelligenza e il tatto di non far terminare una squadra in 10”.
Inter-Napoli, le parole di Gattuso sull’espulsione di Insigne
L’allenatore del Napoli ha poi continuato: “L’ha buttato fuori e noi ci lecchiamo le ferite, va bene. Ma io ho detto che siamo una delle poche nazioni che butta i calciatori fuori per questo motivo. In Inghilterra se dici fu*k off non ti buttano fuori. Io ho giocato in Scozia, so cosa significa. Per Mertens si tratta di una distorsione alla caviglia”. Gattuso ha poi parlato della partita: “Nel primo tempo è stata di livello, di grande contenuto tattico. Ci venivano a prendere e noi riuscivamo sempre a cercare le nostre giocate. Oggi facevamo qualcosa di nuovo con Mario Rui più avanzato e ci sistemavamo a tre dietro, li abbiamo messi sotto. Abbiamo sofferto poco rispetto alle altre squadre contro l’Inter, bisogna essere soddisfatti, anche se credo che anche con le mani non avremmo segnato”.
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Chiusura di Gattuso sull’arbitro Massa: “L’80% di queste cose le facciamo passare, facciamo finta di niente, poi per far vedere che abbiamo personalità ogni tanto buttiamo fuori i giocatori. So quant’è difficile il loro lavoro, anch’io mi prendo i vaffa dai miei giocatori quando faccio l’arbitro nell’allenamento. Un arbitro, però, non può essere permaloso perché un giocatore lo ha mandato a ca**are”.