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Cagliari

PAGELLE E TABELLINO ROMA-CAGLIARI: Karsdorp un treno, Villar disattento

Pagelle e tabellino di Roma-Cagliari, match valevole per la 14esima giornata del campionato di Serie A 2020/21

La Roma esce con tre punti molto faticosi dall’ultima partita con dell’anno con il Cagliari.  Primo tempo positivo per i giallorossi, anche se si abbassano troppo nella seconda metà e rischiano qualcosa. Stessa musica nella ripresa, la squadra di Fonseca si accontenta e si siede, Joao Pedro ne approfitta. Poi la Roma rialza la testa con una bella giocata di Karsdorp e segna il 2-1 che un po’ demoralizza i sardi di Di Francesco. Bravo Veretout nel primo tempo, Villar e Mancini sbagliano molto ma il difensore poi si riscatta con il 3-1 di testa. Lo spagnolo invece affonda e provoa il rigore del 3-2 che regala qualche minuto di speranza al Cagliari. Fonseca se ne va a mangiare il panettone da terzo in classifica, ma rischia un po’ troppo.

ROMA

Mirante 6: nel primo tempo mai chiamato in causa, poi sul gol non può molto. Esce per infortunio. Dal 73′ Pau Lopez sv

Mancini 5,5: parte molto bene, con personalità e lucidità. Poi perde sicurezza e commette un errore dietro l’altro: due passaggi in uscita da matita nera, uno porta al pareggio di Joao Pedro. Errare è umano, perseverare diabolico. Poi si riscatta segnando il gol del 3-1.

Cristante 7: dai suoi piedi nascono sempre lanci che molti altri colleghi gli invidiano. La palla per Pedro in profondità è da applausi, ma anche in chiusura sembra molto sicuro e fisicamente in palla, molto migliorato. Senza sbavature. Dal 73′ Smalling 6,5: mette lo zampino, anzi la testa, sul gol del 3-1 che chiude la partita.

Kumbulla 6: chiamato a uscire spesso su Zappa, che è tra i più intraprendenti del Cagliari. L’albanese cerca di non scomporsi e di giocare facile, missione compiuta. Dal 63′ Ibanez 6,5: bello il lancio che genera il 2-1.

Karsdorp 7: bravo e concentrato in entrambe le fasi. Limita molto bene Lykogiannis che non lo ‘frega’ mai, è suo il cross per il gol di Veretout. Poi piazza uno sprint impressionante e mette dentro la porta Dzeko.

Villar 5: ordinato, non perde mai palla e fa la cosa sempre più giusta e utile. Questo nei primi 20 minuti. Poi un erroraccio in uscita a inizio ripresa, per sua fortuna senza conseguenze. Non brillantissimo, perde diversi contrasti e provoca un rigore ingenuo nel finale che fa venire i cattivissimi pensieri alla Roma.

Veretout 6,5: coordina molto bene la pressione che non lascia inizialmente spazio ai centrocampisti del Cagliari. Si fa trovare al posto giusto al momento giusto in area, un gol da attaccante di razza.

Bruno Peres 6: molto meno disattento del solito in difesa, soprattutto meno spericolato. Quando si propone è anche ‘bello’ da vedere, riesce spesso a partire sulla linea ma poi viene sempre chiuso bene. Non impressiona.

Pedro 5,5: meglio rispetto a Bergamo, anche se non ci voleva molto. Più in partita, anche se in calo rispetto all’inizio della stagione. Male, molto male al 52′ quando cestina il gol del raddoppio andando a cercare un pallonetto inspiegabile. Dal 63′ Pellegrini 6: entra con buona verve e mette qualità in ripartenza.

Mkhitaryan 7: anche oggi tra i migliori, perché da lui passano le occasioni migliori. È così sul gol di Veretout, poi difende e scarica alla grande per Pedro che vanifica tutto. Anche nella ripresa prestazione impeccabile, Borja Mayoral si mangia un altro suo assist.

Dzeko 6,5: un po’ imballato, perde parecchi duelli fisici nell’uno contro uno con i difensori avversari. Un po’ insolito, riesce meno a creare spazi per i compagni. Poi viene pescato da Karsdorp: deve solo appoggiare in porta. Dal 77′ Borja Mayoral 5,5: ha sulla coscienza il poker mancato.

Allenatore: Fonseca 5,5: parte bene, ma poi la sua Roma si sgonfia e si schiaccia in maniera inspiegabile. Si accontenta del gol di vantaggio ed è una leggerezza che i giallorossi non possono permettersi. Poi lo salva una giocata di Karsdorp e una situazione di calcio da fermo, ma il panettone stava per andargli di traverso. La classifica continua però a dargli ragione.

CAGLIARI

Cragno 6,5: nel primo tempo compie tre interventi importanti in serie che salvano letteralmente il Cagliari. Mostra una volta di più perché è uno dei migliori in Italia, sui tre gol può poco.

Walukiewicz 5,5: parte maluccio, va in apprensione e perde un po’ le misure. Poi il Cagliari prende fiducia e sale anche la sua prestazione, ma mai perfetto.

Ceppitelli 5,5: così così inizialmente, va in costante uno contro uno con Edin Dzeko e lo contiene bene. Poi se lo perde sul gol.

Godin 5,5: personalità e leadership in una difesa che ne ha parecchio bisogno. Costringe Pedro a cercare altrove la posizione, riesce a salire con i tempi giusti. Negli ultimi 25 minuti finisce la benzina. All’85’ Caligara sv

Zappa 6: tra i miglior fin dall’inizio. Si propone con continuità e grande personalità, gioca a due tocchi ed è molto bravo anche tecnicamente. Punta sempre Peres e gli scappa spesso.

Nandez 5,5: primo tempo malino, non si vede mai ma poi sale in cattedra offrendo una prestazione di qualità e quantità. Bravo anche in fase di rifinitura, ma dura poco. Ci si aspettava comunque di più.

Marin 6: ha qualche colpa sul gol di Veretout, deviando un po’ goffamente il cross di Karsdorp. Poi però prende in mano il centrocampo e anche fisicamente domina, andando a incidere sulla fascia. La palla per Simeone nel primo tempo era perfetta. Ci mette tutto. All’85’ Pereiro sv

Rog sv Dal 15′ Oliva 5: entra a freddo dopo un quarto d’ora e qualche difficoltà la lascia intravedere, fatica a fare il suo ingresso in partita. Poi diventa più concreto, ma spesso in difficoltà.

Lykogiannis 4,5: sale alla distanza, ma non più di tanto. Spinge poco in realtà, Karsdorp gli va via due volte ma quelle sono letali. Non una grande prestazione. Si perde Smalling sul 3-1. Dal 78′ Sottil: si vede poco.

Joao Pedro 7: non trova posizione, perde contrasti su contrasti ma nella ripresa giganteggia. Segna il gol del pareggio, prende una traversa, mette in continua apprensione i difensori che cercano di fermarlo in qualche modo. Una fiammata importante, poi nel recupero si guadagna pure un rigore.

Simeone 5: si muove tanto come il suo solito. Però la precisione sotto porta gli difetta e non poco: prima non arriva sul pallone di Marin, poi però si mangia un gol non facile, ma è poco accettabile non prendere neanche la porta e sparare così alto. Dal 78′ Pavoletti: 6: cerca di tenere alta la squadra ma entra in un momento della partita complicatissimo.

Allenatore: Di Francesco 5,5: il suo Cagliari parte male, la pressione dei centrocampisti della Roma non gli permette di uscire dalla difesa. I sardi hanno poche contromisure, ma ne escono con personalità: mettono paura ai giallorossi con un inizio di ripresa tambureggiante in cui ha diverse occasioni importanti. Esce con zero punti ma buone sensazioni.

Arbitro: Pairetto 5,5: nel primo tempo la partita è poco coerente, il giallo su Zappa è esagerato. Fischia parecchio e lascia giocare poco, poi sul rigore è lucido ma non era difficile.

IL TABELLINO

Roma-Cagliari 3-2
Marcatori:
11′ Veretout, 59′, 92′ (rig.) Joao Pedro, 71′ Dzeko, 77′ Mancini

ROMA (3-4-2-1): Mirante (73′ Pau Lopez); Mancini, Cristante (73′ Smalling), Kumbulla (63′ Ibanez); Karsdorp, Villar, Veretout, Bruno Peres; Pedro (63′ Pellegrini), Mkhitaryan; Dzeko (77′ Mayoral).
A disposizione: Farelli, Fazio, Juan Jesus, Calafiori, Santon, Diawara, Carles Perez.
Allenatore: Fonseca.

CAGLIARI (3-5-2): Cragno; Walukiewicz, Ceppitelli, Godin (85′ Caligara); Zappa, Nandez, Marin (85′ Pereiro), Rog (15′ Oliva), Lykogiannis (77′ Sottil); Joao Pedro, Simeone (77′ Pavoletti).
A disp.: Vicario, Tripaldelli, Pisacane, Carboni, Tramoni, Ounas, Cerri.
Allenatore: Di Francesco.

Arbitro: Pairetto.
Assistenti: Perna-Muto.
IV Uomo: Abbattista.
Var: Manganiello.
Avar: Lo Cicero.

NOTE Ammoniti: 19′ Cristante, 20′ Zappa, 29′ Nandez, 37′ Mancini, 60 Kumbulla

 

Francesco Iucca

Giornalista pubblicista, dal 2013 inseguo un sogno. Sempre alla ricerca di 'cosa c'è dietro'. Tengo alla lontana quelli che 'Il calcio è solo un gioco', ma Roger Federer è il mio dio. Totalmente dipendente dal calciomercato e dall'adrenalina dell'ultimo giorno. Amo la musica, cantante a tempo perso.

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