Giuseppe Conte torna a parlare in conferenza stampa e lo fa annunciando importanti novità in tema di scuola, vaccino e Recovery Plan. Ecco le sue dichiarazioni
Giuseppe Conte parla agli italiani in occasione della conferenza stampa di fine anno. Il Presidente del Consiglio annuncia il piano per il vaccino, una delle priorità assolute per il Governo. Ecco le sue dichiarazioni: “Quando si avrà un impatto significativo potremo dire di aver concluso la fase uno. Questo avverrà quando saranno vaccinate 10-15 milioni di persone, non credo prima di aprile“.
Il Presidente del Consiglio si concentra anche sul ritorno a scuola: “Ci sarà il ritorno in classe dal 7 gennaio delle scuole secondarie di secondo grado. La didattica sarà in presenza per almeno il 50%, ma nel segno della flessibilità e della responsabilità. Non vogliamo mettere a rischio le comunità scolastiche”.
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Il Premier annuncia ancora sul piano per la scuola: “Abbiamo coinvolto i prefetti, con tutte le autorità, per una sintesi. Si tratta di un sistema così integrato e non è possibile decongestionare i flussi attorno alla scuola, anche per il trasporto pubblico locale, se non si integrano i comparti diversi. Le prefetture hanno il compito di coordinare soluzioni flessibili. Esse andranno valutate singolarmente, paese per paese, scuola per scuola”. Sul tema dei trasporti aggiunge: “C’è stata disponibilità a differenziare gli orari di ingresso anche negli uffici pubblici”.
Conte sulla fiducia per il Recovery Plan: “Il premier non deve sfidare nessuno, ha la responsabilità del programma del Governo e di operare una sintesi politica. Per rafforzare la fiducia e la credibilità della classe politica e dell’Esecutivo, bisogna agire con trasparenza e confrontarsi in modo franco. Finché ci sarò io al Governo ci saranno sempre passaggi chiari, franchi. Tutti i cittadini potranno partecipare e i protagonisti si assumeranno le rispettive responsabilità. Il passaggio parlamentare è fondamentale”.
Aggiunge poi: “Occorre accelerare sul fronte Recovery Plan, da consegnare alle forze sociali e al Parlamento e definire a febbraio. Dobbiamo avere una prospettiva di legislatura nel quadro dell’occasione storica dei 209 miliardi. Ma non possiamo permetterci di galleggiare”.
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