Intervenuto a CMIT TV, Fabrizio Biasin ha detto la sua anche sul caso Eriksen che è pronto all’addio
In casa Inter è scoppiato il caso legato a Christian Eriksen con l’istanza ricevuta dal Collegio di Garanzia dello Sport da parte dell’agente del centrocampista danese sempre più ai ferri corti. A commentare la vicenda e l’intera situazione dell’ex Tottenham, ci ha pensato il collega Fabrizio Biasin a CMIT TV: “Ci sono due piani di ragionamenti: quello che riguarda il campo e conosciamo molto bene la situazione. Il giocatore nonostante il suo potenziale non ha trovato l’incastro con l’allenatore. Io sto perdendo le speranze: mi piacerebbe che un giocatore così potenzialmente forte e un allenatore così bravo riuscissero a trovare un incastro, però la società ha già detto che questo incastro non si troverà. Il giocatore è sul mercato e bisogna solo capire se c’è un club disposto a fare un’offerta di qualche tipo, e non è scontato perché il giocatore comunque ha un valore importante e nessuno ha soldi da spendere”.
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Biasin ha quindi proseguito. “Poi c’è il piano legato alle questioni contrattuali: l’agente alza la mano e dice ‘mi sono stati promessi dei soldi in sede di firma del contratto e non sono arrivati’, si parla di circa 6 milioni di commissioni. E questa cosa fa un po’ scalpore. L’agente forse non sarebbe uscito allo scoperto, ma vista la situazione del suo assistito con il club è uscito pubblicamente allo scoperto, anche legittimamente. Questo indica che l’Inter, come la gran parte dei club anche ad altissimo livello, ha dei problemi legati alla liquidità. Ci sono problemi legati a commissioni e stipendi, si cerca di rimandare i pagamenti e di trovare delle soluzioni per una situazione che è davvero complicata. Da qui in avanti il calcio sarà un’altra cosa dal punto di vista economico.”
AGENTI – “La situazione è allucinante da questo punto di vista: purtroppo ormai da qualche anno gli agenti dei calciatori sono i veri padroni del calcio. In presenza di calciatori giovani e forti, un agente medio che ha la possibilità di portare il suo tesserato a scadenza diventa il proprietario del cartellino. I giocatori di fatto non sono più dei club, ma diventano dei loro agenti, che poi possono usare delle forme di ‘ricatto’, ovvero ‘o mi dai i soldi che chiedo io oppure li porto da un’altra parte a parametro zero’. Questa cosa non è accettabile, e se non ci riesce la pandemia non so chi ci possa riuscire”.
Infine Biasin ha chiuso sul futuro di Eriksen e sulle decisioni di Conte in merito: “Io sono dell’idea che avendo la possibilità di arrivare ad un giocatore così forte e così potenzialmente capace di portarti un profitta, l’occasione andava colta. Quell’operazione lì andrebbe assolutamente rifatta, ma a mio avviso l’Inter ha sbagliato a non imporre in qualche maniera l’utilizzo del giocatore, facendolo diventare centrale nel progetto. Con Conte, però, non puoi fare questo ragionamento perché gli hai concesso un ingaggio importantissimo, da 12 milioni. Con quello stipendio a Conte non puoi più chiedere niente, decide lui”.
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