Atalanta
Bologna
Cagliari
Como
Empoli
Fiorentina
Genoa
Inter
Juventus
Lazio
Lecce
Milan
Monza
Napoli
Parma
Roma
Torino
Udinese
Venezia
Verona

Calciomercato Milan, annuncio Ibrahimovic sul futuro | Retroscena su Raiola

Annuncio di Ibrahimovic sul futuro; le ultime sul calciomercato Milan con le parole dello svedese

“Oggi mi sento un leader. Io guido, la squadra mi segue”. Zlatan Ibrahimovic è felice del suo momento con la maglia del Milan. Così, facendo il punto tra passato, presente e futuro, lo svedese fa trasparire il suo orgoglio: “Dieci anni fa era un altro Milan. Ma anche il Milan che ho trovato nel 2020 era diverso – spiega al ‘Corriere dello Sport’ – Stiamo facendo grandi cose, è vero, com’è vero che non abbiamo vinto un bel niente. C’è la voglia di fare di più. Nazionale? Tutto dipende da come sto. Devo portare qualità, non il mio nome”.

Per seguire e interagire in DIRETTA sulle ultime di Calciomercato ISCRIVITI al canale YouTube

LEGGI ANCHE >>> Calciomercato Milan, Maldini scatenato: visite anche per Mandzukic, ecco cifre e dettagli

Calciomercato Milan, annuncio di Ibrahimovic sul futuro

Ibrahimovic futuro
Zlatan Ibrahimovic @Getty Images

Ibra ha parlato anche del suo futuro: “Finché sto bene vado avanti. A giugno scade il mio contratto e ne parliamo. Non volevo intrappolarmi in situazioni senza uscita e neppure intrappolarci il mio club. Per questo all’arrivo ho firmato per sei mesi e poi ho rinnovato. Altri hanno ragionato diversamente, io sono per la libertà di scelta. Tanti smettono arrivati ai trentacinque. Chi è intelligente può adattarsi e continuare. Futuro in panchina? Mica prendo impegni di questo genere. Quello del tecnico mi sembra un lavoro molto stressante, ma chi lo sa. Oggi mi piace troppo stare in campo”.

LA SCELTA -“In America ho scoperto di essere un calciatore ancora vivo dopo il mio infortunio. Un anno a Los Angeles solo per capire come stavo. Nel secondo sono tornato a inseguire obiettivi. Quindi ho pensato: smetto di giocare o continuo? E il mio agente Mino Raiola: troppo facile smettere in America, prova a farlo in Europa. Ho scelto il Milan perché era la sfida più difficile. Non m’interessava un poker servito, mi attirava l’impossibile”.

Gestione cookie