Pagelle e tabellino di Roma-Spezia, match valido per gli ottavi di finale della Coppa Italia 2020/21
Succede di tutto in Roma-Spezia. I giallorossi prendono un altro schiaffone dopo il derby e si fanno buttare fuori dalla Coppa Italia dalla squadra di Italiano, vittoriosa ai supplementari dopo un doppio vantaggio arrivato nei primi 15 minuti. Gli uomini di Fonseca fanno acqua da tutte le parti, Cristante e Kumbulla fanno malissimo e poi si salvano con le individualità. Tanti errori anche in attacco, con Mayoral che si divora due gol davanti alla porta, poi nei supplementari succede di tutto con due espulsioni per la Roma nel giro di 30 secondi. Lo Spezia aspetta e alla fine castiga i capitolini con due gol nei secondi 15 di extra-time. Saponara, Maggiore, Verde e Galabinov sugli scudi. Per la Roma è buio pesto, poi c’è la questione legata all’errore nei 6 cambi ma quella è un’altra storia.
Roma
Pau Lopez 4,5: sui gol dello Spezia può poco, per il resto poco impegnato. Molto bravo su Piccoli nel recupero, ma nel primo tempo supplementare cicca completamente il pallone in uscita e frana addosso a Piccoli. Rosso inevitabile.
Mancini 4: in campionato sarà squalificato e Fonseca lo lascia come unico titolare della difesa. Saponara e Maggiore spesso lo puntano e lui va in difficoltà, senza dubbio molto poco aiutato. Poi sale anche fisicamente, ma al 92′ si fa buttare fuori per il secondo cartellino giallo per un fallo inutile a centrocampo. L’atteggiamento alla sua uscita dal campo non è quello che farebbe contento un allenatore.
Cristante 4: il primo tempo è un incubo. Commette il fallo da rigore su Maggiore, lentissimo a posizionarsi. Poi si stacca da Galabinov sul secondo gol e sbaglia un paio di palloni in uscita su Villar. Poi lo Spezia si abbassa e crea meno, ma lui non è che brilli. Anzi, continua a sbagliare. Dal 95′ Fuzato 5: la premessa è che entra a freddo facendo il suo esordio assoluto con la Roma dopo 4 mesi di panchine in Portogallo. Tutto questo si nota uscito in campo, anche se compie una super parata inizialmente. Poi prende due gol in 20 minuti, ma sul secondo di Saponara bisogna capire il motivo del suo posizionamento, in una situazione di attacco frontale da parte della squadra avversaria. Da rivedere.
Kumbulla 4: se Atene piange, Sparta non ride. Anzi. L’albanese soffre Agudelo, ma soprattutto sembra totalmente fuori dalla partita. Commette almeno due errori col pallone da circoletto rosso. Fonseca lo fa giocare poco, lui non sfrutta l’occasione.
Peres 4: niente, proprio non riesce a stare con i piedi e la testa nella partita. Non fa nulla degno di nota e anzi in un ripiegamento difensivo regala un pallone potenzialmente letale allo Spezia. Non ci siamo. Poi passa a sinistra e qualcosina in più si vede, più per merito della stanchezza dello Spezia e di Vignali. Solita partita anonima.
Villar 6: finisce sempre ingabbiato in mezzo a due o anche tre uomini. Vicino a lui però ci sono pochi sbocchi, lui prova a velocizzare il gioco. Soprattutto però ha tanta voglia e sembra tra i pochi a crederci. Dal 69′ Veretout 5,5: mette ordine e sicuramente in campo si vede perché la Roma è più coperta.
Pellegrini 6: tanti errori, ma buona ‘garra’ da parte sua che cerca di trascinare in avanti la squadra. Lascia un po’ solo Villar e la Roma ne risente in uscita dalla difesa, poi negli ultimi 30 metri si affanna ma senza essere particolarmente pericoloso. Però è forse uno dei pochi da provare a salvare.
Spinazzola 6: male in avvio, poi prende fiducia e comincia a puntare con regolarità. Arriva tante volte sul fondo a mettere in mezzo, ma in area mancano le misure e le giuste posizioni al momento di calciare in porta. Non ancora al top. Dal 69′ Karsdorp 5: mette qualche cross interessante, uno scatto rispetto a Peres ma ci voleva poco.
Pedro 4,5: involuzione preoccupante a livello tecnico e di lucidità. Nel primo tempo anche l’atteggiamento del corpo non è dei più positivi e nella qualità delle giocate è poco preciso. Nella ripresa va sul fondo diverse volte ma sbaglia sempre la misura del pallone in mezzo. Poi ci si mette pure Mayoral a cestinare l’unico uscito perfetto dai piedi dello spagnolo. Dal 95′ Ibanez 5: affonda insieme ai compagni.
Mkhitaryan 5: non è la sua partita e si vede da subito. Viene marcato molto bene, ma in generale è un po’ appannato. Anche lui poco preciso negli ultimi metri. Poi al 73′ firma il 2-2 con un bel guizzo, ma non servirà a niente. Dall’85’ Carles Perez 4: pochissima personalità e voglia di mettersi in mostra in un momento dove dovrebbe bruciare il campo.
Borja Mayoral 4: fa quello che può ovvero poco. Nel primo tempo è tra i più propositivi nei primi 20 minuti, ma senza strafare. Si fa sempre ribattere le conclusioni, tranne quella al 67′ che spara alle stelle da una manciata di metri. Bravo invece nell’assist a Mkhitaryan, ma poi se ne divora un altro davanti a Krapikas. Errori decisivi. Dal 90′ Dzeko 5,5: difficile giudicare la sua partita, perché dopo 5 minuti la Roma resta in 9. Lui lotta quando gli arrivano dei palloni, prova anche a creare qualcosa con lucidità e qualità, ma in una situazione ormai compromessa.
Allenatore: Fonseca 4,5: il contraccolpo del derby si sente parecchio. I primi 15 minuti sono da incubo perché ne prende due e rischia in altre occasioni, la sua difesa va in bambola soprattutto in uscita. Lo Spezia fa 8 cambi rispetto al campionato, i giallorossi giocano con metà squadra titolare ma vanno in grande sofferenza. Poi la solita qualità di Mkhitaryan e Pedro oggi latita: a salvarlo – almeno al 90’ – sono un’ingenuità di Ismajli che regala un rigore e poi le individualità e le giocate estemporanee. Mayoral poi se ne divora due da dentro la porta e nei supplementari Mancini e Pau Lopez si fanno buttare fuori. Chiaro che diventa tutto più difficile, però la Roma non è che avesse meritato di passare. Psicologicamente la squadra di Fonseca non si è ancora ripresa. Uscita dalla Coppa Italia che fa malissimo.
Spezia
Krapikas 6: l’inizio non è dei migliori, soprattutto nelle uscite, decisamente fuori tempo e spericolate. Meglio con le mani, con cui si esibisce in qualche buona parata, per la verità non particolarmente difficile. Con i piedi però è un ‘dramma’.
Vignali 6: Spinazzola è un pessimo cliente, lui lo soffre parecchio ma è anche lasciato spesso un po’ solo. Però la prestazione è complessivamente buona. Anche se regala nel finale l’assist che Mayoral spreca clamorosamente.
Erlic 7: partita ottima. Fa valere il fisico sugli attaccanti della Roma che gli capitano a tiro. Bravissimo anche di testa a controllare e ammorbidire i palloni verso il suo portiere. Molto attento e concentrato.
Ismajli 6: dei due centrali è senza dubbio quello più in difficoltà. All’inizio in collaborazione con Erlic regala una chance d’oro alla Roma, poi a fine primo tempo ha sulla coscienza il fallo da rigore che fa rientrare i giallorossi in partita. Intervento grave per ingenuità visto il momento. Poi tante buone chiusure, ma quell’errore pesa anche se non sarà decisivo ai fini della qualificazione.
Ramos 6: partita positiva la sua, soprattutto nel primo tempo come tutto lo Spezia. Buone alcune diagonali in copertura, anche se in fase di spinta non dà grande apporto. Dal 68′ Dell’Orco 6,5: quando entra in campo la Roma produce il suo massimo sforzo, Karsdorp lo impensierisce un po’ di più ma non si scompone granché. Ottimo il cross del 3-2 di Verde.
Deiola 6,5: cerca di far valere fisico abbinato alla tecnica discreta, pulisce diversi palloni insidiosi e lavora in interdizione. Prezioso. Dall’80’ Acampora 6,5: entra molto bene, subito concentrato e in partita, mette ordine e organizzazione. Bravo ad anticipare Mancini e farsi fare fallo con la seconda ammonizione per il difensore della Roma.
Sena 6: più in difficoltà rispetto al compagno di centrocampo. Corre molto, ma perde parecchi palloni. Dal 68′ Ricci 5,5: non incide più di tanto, ci si aspettava qualche fiammata in più. In fase di copertura poco presente.
Maggiore 7: corre da ogni parte del campo, moto perpetuo con la solita grande qualità. Bravissimo a guadagnarsi il rigore con il fallo da parte di Cristante grazie a una grande serpentina in mezzo a due. Valore aggiunto.
Agudelo 6: mette apprensione a Kumbulla, lo punta e va spesso sul fondo però non mette molti palloni pericolosi. Si intestardisce troppo a fare da solo, un suo limite su cui c’è da lavorare ancora. Dal 60′ Verde 7: qualche fiammata all’inizio, gioca con i piedi sulla linea di fondo per tenere palla e magari prendere qualche fallo. Con la superiorità numerica lo Spezia lo cerca tanto, ma lui non è sempre preciso nei cross e nelle giocate. Però poi è puntuale di testa in area a punire la sua ex squadra.
Galabinov 7: ritorno preziosissimo. Giocare fondamentale in grado di far male in area quanto di abbassarsi, giocare di sponda e cucire il gioco. Nel primo tempo si piazza a dare fastidio a Cristante che non lo tiene. Segna su rigore e regala l’assist per il 2-0 a Saponara. Dal 68′ Piccoli 6,5: all’inizio ha pochi palloni giocabili perché lo Spezia si abbassa. Lui si sacrifica e cerca di correre appresso ai difensori. Nel recupero rischia di fare l’eurogol della qualificazione. Poi è reattivo sulla punizione battuta velocemente che costringe Pau Lopez a fare fallo al limite e rimediare il secondo rosso nel giro di pochi secondi. Importante.
Saponara 8: fisicamente gli manca un po’ il ritmo partita. Però la qualità non di discute di certo. L’ex Samp la sprigiona tutta nel tiro sotto il sette che regala il 2-0 allo Spezia. Poi tante cose utili durante la partita. Bravo e lucido in occasione del terzo gol, poi la magia per il 4-2 finale. C’è la sua firma a caratteri cubitali su questa impresa.
Allenatore: Italiano 7,5: benissimo nel primo tempo, lo Spezia gioca a viso aperto mantenendo la sua identità nonostante tantissimi cambi. Va sul 2-0 all’Olimpico contro la Roma con 8 cambi e questa è già una prima vittoria. Poi la qualità dei giallorossi viene fuori e ci sta, è anche fortunato in alcuni errori gravi dei giocatori avversari. Dal momento della doppia superiorità numerica, la sua squadra ha pazienza e punisce la Roma nel secondo tempo supplementare. Scalpo di grandissimo prestigio al primo anno di A.
Arbitro Ghersini 6,5: non sbaglia una scelta. I rigori ci sono entrambi e lui li fischia in maniera determinata, vede bene anche un altro paio di situazioni in area. Gestisce molto bene la partita, sulle due espulsioni romaniste nulla da eccepire. Da quanto visto stasera si meriterebbe magari qualche presenza in più in Serie A (ad ora sono appena 13).
TABELLINO
Roma-Spezia 2-4
Marcatori: 6′ Galabinov (rig.), 15′ Saponara, 43′ Pellegrini (rig.), 73′ Mkhitaryan, 107′ Verde, 119′ Saponara
Roma (3-4-2-1):Pau Lopez; Mancini, Cristante (95′ Fuzato), Kumbulla; Peres, Villar (69′ Veretout), Pellegrini, Spinazzola (69′ Karsdorp); Pedro (95′ Ibanez), Mkhitaryan (85′ Carles Perez); Borja Mayoral (90′ Dzeko).
A disposizione: Farelli, Juan Jesus, Smalling, Santon, Fazio, Podgoreanu.
Allenatore: Fonseca.
Spezia (4-3-3): Krapikas; Vignali, Erlic, Ismajli, Ramos (68′ Dell’Orco); Deiola (80′ Acampora), Sena (68′ Ricci), Maggiore; Agudelo (59′ Verde), Galabinov (68′ Piccoli), Saponara
A disposizione: Zoet, Rafael, Chabot, Terzi, Agoumé, Gyasi, Farias.
Allenatore: Italiano.
Arbitro: Ghersini
Assistenti: Prenna-Lombardi
Quarto Uomo: Pasqua
VAR: Guida
AVAR: Di Vuolo
NOTE Ammoniti: 13′ Agudelo, 24′ Ismajli, 51′ Mancini, 90’+1 Dell’Orco, 110′ Pellegrini Espulsi: 91′ Mancini (doppia ammonizione), 93′ Pau Lopez (gioco pericoloso)