Andrea Pirlo commenta la vittoria della Supercoppa contro il Napoli e il suo primo trofeo da allenatore
Andrea Pirlo mette in bacheca il suo primo trofeo e porta a casa la Supercoppa italiana. Una vittoria per 2-0, decisa da diversi episodi, tra cui il rigore sbagliato da Insigne. Ai microfoni di ‘RaiSport’ il tecnico bianconero commenta la prestazione e la vittoria che dà fiducia per il resto della stagione: “Alzare il primo trofeo da allenatore è una grande gioia, è qualcosa di diverso, ancora più bello che da giocare: qui hai il comando di una squadra così importante e di una società storica, quindi ha un sapore diverso”.
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Una gestione difficile della partita, con Ronaldo non ancora al top: “Difficile vedere delle finali in cui le squadre giocano bene: era importante vincere, soprattutto dopo la sconfitta con l’Inter. Quando vai in campo con questa determinazione può girare bene. Mi dispiace per Gattuso, ma oramai facciamo un lavoro diverso rispetto a prima e siamo due allenatori su due panchine importanti. Mi porto a casa la vittoria”.
“Volevamo dimostrare che non eravamo quelli della gara con l’Inter perché non lo siamo. Ci voleva una partita così, di squadra e di sacrificio. Quando si entra in campo con questi atteggiamenti è più facile portare a casa la vittoria”.
Pirlo parla anche dei giocatori che si sono fatti trovare pronti, nonostante qualche problema fisico: “Cuadrado è stato asintomatico e ha lavorato bene a casa, pensavamo che durasse di meno in campo, invece ha tenuto benissimo il campo fino al 95′: gli facciamo i complimenti perché non è da tutti stare fuori 15 giorni e poi giocare a questi ritmi”.
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Spazio anche ai centrocampisti nell’analisi: “Arthur ha giocato quando è stato bene, purtroppo ha avuto un inizio un po’ strano: era stato del tempo fermo a Barcellona anche a causa del Covid e ha subito una prima fase di ambientamento. Contro l’Atalanta poi ha subito una botta importante che l’ha tenuto fuori, ma adesso ha tenuto benissimo il campo e anche stasera ha dimostrato il suo valore, giocando più decentrato per dare più spazio a Bentancur nella costruzione. Ci darà qualità e possesso palla, ce lo teniamo stretto”.
Un pensiero anche alle critiche subite e alle difficoltà del giocatore così spesso: “È da inizio stagione che proviamo a proporre un calcio molto fluido, ma di domenica in domenica vengono a mancare un po’ di elementi e diventa difficile mandare in campo gli stessi giocatori. Però i ragazzi mi seguono, dimostrano di avere grande orgoglio e stasera hanno fatto un’ottima prova”.
Un giorno maestro, un giorno bollato da numerose contestazioni: “Fa parte del gioco prendere critiche: sono abituato, ho avuto una carriera lunga, fatta anche di alti e bassi e questo non mi tocca. Penso a lavorare tutti i giorni, so di avere una squadra forte e una società solida alle spalle, quindi lavoro serenamente con quello che ho in testa. Penso sia normale dare fastidio a qualcuno, quando inizi dal nulla e vai alla Juventus è normale che ci siano queste critiche: sono sereno e tranquillo perché i risultati parleranno per me”.
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In chiusura un commento sul ritorno di un ex bianconero in Italia: “Mandzukic? Il Milan ha trovato un giocatore libero, che può servire alla loro squadra, che ha caratteristiche ben definite e sicuramente è un buon acquisto per loro”.
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