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Fiorentina-Crotone, Commisso: “Ribery è un idolo. Abbiamo una buona squadra”

Il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, ha commentato la vittoria di oggi della viola contro il Crotone soffermando anche su Vlahovic e Ribery 

Vittoria importante per la Fiorentina che ha raccolto tre punti pesantissimi in casa contro il Crotone. A commentare la gara e molto altro ci ha pensato il presidente Commisso che ai microfoni di ‘Dazn’ è partito dai palleggi con Vlahovic: “Non so fare niente, vengo a Firenze per soffrire. Ce ne sono volute tre per vincerne una. Vlahovic sta insegnando a me, non io a lui. Io non ero veloce, giocavo sempre in mezzo, stopper, mediano o centravanti e ho fatto anche 9 gol. Io come Milenkovic e Amrabat? Magari Gattuso. Dobbiamo andare avanti così. Abbiamo gli stessi punti dell’anno scorso, ma siamo al 12esimo posto. Abbiamo una buona squadra e un buon allenatore. Se ci si mettono vincono“. Per tutte le ultimissime di calciomercato e non solo: clicca qui!

RIBERY – “È un idolo qui a Firenze, spero che vada a migliorare, poi si vedrà. Non posso dire niente, io sono solo quello che caccia i soldi, gli altri prendono le decisioni”.

Sulla rivalsa dopo il KO della scorsa giornata: “Erano carichi dopo il Napoli, ci sono anche altri temi a Firenze tra stadio e centro sportivo. Sono stato con loro tutti i giorni, non mi piace criticare i miei giocatori e spero di non doverlo fare ma se oggi avessero perso li avrei criticati. Gli ho detto che 50 anni fa ho perso la mia ultima partita 6-1 alla Columbia University e non ho avuto l’opportunità di rifarmi. Loro invece ce l’avevano e si è vista una grinta diversa. Vicino alla squadra? Non sta a me farli giocare, ero qui anche quando hanno perso. Voglio stare vicino a loro”.

CENTRO – “Fino ad oggi non si è fatto niente, ma nel centro sportivo si farà, tra una o due settimane metteremo la prima pietra, spero che sia tra i più belli d’Europa e il più grande d’Italia. Voglio cercare di lasciare dopo 90 anni qualcosa di proprietà alla Fiorentina. Fino ad oggi i tifosi sono stati bravi, con poche critiche, sono stati vicino alla squadra anche quando le cose andavano male”.

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