Nel corso di CMIT TV è intervenuto l’agente FIFA Fabio Parisi che si è soffermato soprattutto sul mercato della Juventus e sul futuro di Allegri
Si avvicina la deadline del calciomercato invernale e ai microfoni di CMIT TV per tracciare un quadro della situazione è intervenuto questa sera Fabio Parisi che è partito dall’eventualità di vedere Dzeko alla Juventus: “Adesso i tempi sono stretti per fare delle operazioni. Sinceramente non lo so. Alla Roma c’è una situazione complessa e bisognerà vedere in che termini riusciranno a risolverla i diretti interessati. È molto difficile, la Roma è una società importante e qualora si privasse del centravanti avrebbe poi bisogno di sostituirlo. Una situazione analoga a quella accaduta all’Atalanta dove però la rosa era più lunga. In questo caso servirebbe un sostituto”.
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Parisi ha quindi continuato su Allegri: “Credo che Allegri sia pronto per rientrare. Aveva sempre detto di voler un periodo sabbatico. Roma? Secondo me è il primo indiziato“.
LE BIG – “Il mercato è sempre aperto fino a lunedì. Non credo ci siano grandissime opportunità per fare cose grandi. Il Milan ha colto delle opportunità come Mandzukic e pensava a Simakan, non ancora tramontata come ipotesi. Poi ha optato per Tomori. L’Inter mi sembra piuttosto bloccata, in un momento di riflessione avendo soprattutto una rosa completa. A Napoli è sempre una situazione strana. Gattuso in discussione? No, non vedo perchè. Sta facendo il suo percorso, ha rivalutato calciatori e non vedo perchè debba essere messo in discussione. Il mercato di gennaio è di opportunità e non di programmazione, non è così scontato che ci siano delle operazioni. Sulle grandi penso sia tutto definito”.
SCAMACCA – “È un obiettivo della Juve perchè è forte, giovane e italiano. I rapporti col Sassuolo sono eccellenti e si può fare. Fa un pochino scalpore pensare che una cifra del genere possa diventare un problema. Bisogna fare sempre i conti con una situazione economica generale che non è facile. Eriksen non è una situazione semplice. Fosse stato due anni fa il danese sarebbe tornato tranquillamente in Premier League. Non è così semplice lavorare in questo momento”.
In chiusura: “Debito Barcellona? Voglio vedere Ceferin e gli altri come agiranno nei confronti di questa società che non può rimanere impunita solo perchè si chiama Barcellona”.
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