La società proprietaria dell’Inter ma anche dello Jiangsu vive un momento complicato. Il taglio degli stipendi porta gli stranieri a non presentarsi agli allenamenti
Proseguono le difficoltà di Suning nel mondo del calcio. Il governo cinese ha di fatto deciso di chiudere i rubinetti, imponendo alle società – tra cui ovviamente anche allo Jiangsu Football Club – di investire meno nel calcio. E’ stato così fissato a tre milioni di dollari lordi l’anno lo stipendio massimo di un calciatore. Una novità che ovviamente non è stata molto gradita dai giocatori. Nei mesi scorsi si sono registrati dei ritardi nei pagamenti ma non è finita qui.
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La notizia di oggi è – come riporta gazzetta.it – l’assenza dei tesserati stranieri al centro dello Jiangsu, che si è ritrovato per preparare l’inizio della nuova stagione. Assente anche Cosmin Olariou, il tecnico rumeno – si legge – che si è già rivolto alla Fifa, chiedendo di risolvere il contratto con la società. Non proprio un momento facile, dunque, per Suning, che non dovrebbe nemmeno investire a gennaio sul mercato per rafforzare l’Inter, se non attraverso la cessione di altri calciatori.
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