A pochi minuti dalla sfida tra Bologna e Milan, le parole di Paolo Maldini che torna sul caso Ibrahimovic-Lukaku ma non solo
Giorni caldi per il Milan, soprattutto dopo il ko nel derby con l’Inter e ovviamente lo ‘scontro’ tra Ibrahimovic e Lukaku, con la possibile squalifica. A pochi minuti dal match col Bologna, Paolo Maldini è tornato sulla questione: “Io il calcio l’ho sempre vissuto in maniera istintiva, però è stato troppo lungo il diverbio. Capita di litigare, ma lo considerero con un episodio brutto da vedere ma che finisce lì – ha detto a ‘Sky Sport’ -. Noi siamo pronti a difendere in qualsiasi modo il nostro giocatore, il razzismo non ha niente a che fare con Ibra. Lui era dispiaciuto per aver lasciato la squadra in 10 e si è scusato con la squadra. Come uomo di personalità lui ha difeso i suoi compagni, aggrediti da Lukaku senza motivo. Da Ibra mi aspetto che faccia Ibra, i suoi numeri sono eccezionali, per lui è stata una settimana normale, positiva, ha voglia e ha fame, è in forma”.
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Milan, Maldini: “Rinnovo Donnarumma congelato. Mio figlio Daniel? Non mi vergogno”
Maldini prosegue parlando anche del rinnovo di Donnarumma e del mercato: “Parliamo, abbiamo congelato la questione rinnovi per il mercato che ci ha visto protagonisti. La proprietà ci ha concesso di fare quello che volevamo, stando all’interno di certi parametri. E dobbiamo essere grati per quello che abbiamo, con una squadra che può andare in fondo a tutte le competizioni. Tomori fisicamente può fare la differenza, ha la capacià di aggredire e giocare in una linea che si difende con una idea di linea a quattro. Purtroppo ha giocato troppo poco in questi ultimi tempi”.
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Il dirigente del Milan risponde anche alle domande su Colombo e il figlio Daniel: “Braida mi ha tempestato di telefonate per Colombo che infatti è andato alla Cremonese, ma non mi ha mai chiesto di Daniel. La sua gestione deve essere normale, anche se si tratta del futuro di mio figlio. So che è difficile, ma sapevo che mi sarei potuto trovare di fronte a questa situazione. Abbiamo fatto già un rinnovo, concordato con la proprietà. Sono cose delicate, ma non c’è bisogno di vergognarsi quando dei ragazzi meritano e vengono premiati per quello che valgono. Dobbiamo evitare la vergogna per cose che sono fatte nel modo giusto”.
Infine, il Milan vince lo scudetto se…? “Se facciamo altri 43 punti. Siamo più forti come rosa adesso, più completi, abbiamo più consapevolezza e la pressione non deve essere un problema. Se non vinceremo lo scudetto non sarà un prblema, ma se siamo lì a 10 giornate dalla fine e non ci proviamo allora è un problema perché allora vuol dire che non abbiamo la giusta ambizione”.