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Cosa c’è dietro il caos per il contratto di Messi

Il Barcellona vive mesi di caos e la pubblicazione del contratto di Messi peggiora la situazione: ecco cosa sta accadendo

La grande notizia di oggi non sono le cifre del contratto di Leo Messi, che erano (più o meno) note. Sapevamo tutti, in fondo, che la Pulce guadagnasse circa 50 milioni netti a stagione e tale cifra, con i vari ed eventuali bonus alla firma, più le tasse e moltiplicata per i suoi anni di contratto, lievita fino a quella che ha sparato oggi ‘El Mundo’ in prima pagina. 

Ciò che deve far pensare, invece, è il timing. Perché il fatto che un giornale di Madrid pubblichi integralmente il contratto del più grande rivale dei club della capitale proprio adesso, è una vera bomba su un Barcellona già devastato. Qualcuno (ovviamente non i Messi), ha deciso di affossare la credibilità di una società che vive un disastro economico, sportivo e gestionale da oltre un anno, e che farà una fatica enorme a rialzarsi. 

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Lionel Messi in azione
Lionel Messi © Getty Images

Barcellona, dai debiti al super-contratto di Messi

I catalani affogano nei debiti, arrivati a superare il miliardo di euro (1.173 milioni), e rendere pubblica l’enorme mole di soldi concessa a Messi a cinque giorni dalla pubblicazione dei suoi bilanci è un attacco chiaro all’ormai ex dirigenza

Il Barcellona dopo le prossime elezioni dovrà ricostruirsi totalmente, e rinunciare all’argentino sarà un sacrificio necessario se il ragazzo non accettasse di tagliarsi clamorosamente lo stipendio, uno scenario oggi assai improbabile. Chi ha “girato” il contratto di Messi a ‘El Mundo’ questo lo sa benissimo, e sa che, forse, rendere noti i suoi immensi guadagni potrebbe rendere più accettabile la separazione.

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Anche col suo addio, in ogni caso, i culé avranno bisogno di un’immane spending review prima di poter tornare ad investire pesantemente sul mercato. Ed è per questa ragione che tra i promotori della SuperLega, come svelato da Bartomeu prima di dire addio, ci sono proprio gli azulgrana in prima fila. I circa 500 milioni all’anno che garantirebbe la nuova, scintillante competizione nella mente dei top-club sarebbero una manna. Il post-Messi, così, farebbe meno paura.

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