Claudio Onofri ha parlato a CMIT TV: dal Napoli di Gattuso al caso Dzeko, passando per il momento d’oro del Genoa
Intervenuto a CMIT TV, Claudio Onofri si è soffermato sulla situazione in casa Napoli con il rapporto difficile tra De Laurentiis e Gattuso. Il tecnico ha dichiarato: “Sono un fan sfegatato di Gennaro Gattuso e quindi la mia esposizione è di parte. Lo ritengono una persona eccezionale e anche potenzialmente un allenatore che può diventare importante come lo è stato un calciatore. Che il Napoli non abbia una fisionomia è vero e la responsabilità può essere del tecnico ma ci sono degli alibi: l’assenza di Osimhen è stata molto importante per quanto visto nelle prime giornate, lo stesso Mertens che ha giocato poco. Al di là di questi aspetti, c’è da migliorare la continuità: il Napoli in certi momenti della partita sembra una squadra organizzata, che va a pressare, recupera palla e può creare pericoli”. Per seguire e interagire in DIRETTA sulle ultime di Calciomercato ISCRIVITI al canale YouTube
PRIMA PUNTA – “Tutti i giocatori devono essere complementare nei vari reparti e adatti al modulo adottato. Per me il modulo migliore è una difesa a quattro, tre centrocampisti disposti – in base a momenti e caratteristiche – a tre o con il trequartista e due dietro, ma non Fabian Ruiz che sarebbe penalizzato. Davanti il 4-2-3-1 o il 4-3-3 è quello che raggiunge la migliore coesione e valorizzare i vari interpreti: dico Osimhen, Insigne e Lozano. Questa è la stesura perfetta per il Napoli”.
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Onofri ha parlato anche della vicenda Dzeko: “Dipende dalla credibilità dell’allenatore e da come Dzeko ha accettato questa soluzione. Da un punto di vista tecnico, inutile parlarne: c’è o non c’è il bosniaco cambia molto. Contraccolpo senza fascia? Sono professionisti ma anche persone normali, quindi non è che non cambia nulla. Bisogna capire il rapporto e le dinamiche interne dopo la riappacificazione. Credo che Dzeko abbia ancora voglia di giocare a pallone, si sente coinvolto nell’ambiente giallorosso: credo che sia un problema con una percentuale di difficoltà bassa”.
Inevitabile per Onofri commentare il momento d’oro del Genoa e il talento di Shomurodov: “E’ un giocatore che ho conosciuto molto bene prima che arrivasse al Genoa. Non è il classico cecchino di area di rigore: solo nell’ultimo anno ha giocato centravanti, prima era seconda punta o come esterno. E’ un attaccante completo ma non si può definire il Piatek della situazione. Credo che può crescere ancora e diventare – non dico un top player- ma un giocatore molto importante nel nostro campionato”.
DESTRO IN NAZIONALE – “Ero scettico, pensavo fosse un giocatore finito. Se si è riappropriato della sua dimensione, che per molti anni è stata alta, può far parte della rosa della Nazionale, ovviamente partendo dal presupposto che Belotti e Immobile sono i titolari”.
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