Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus, è intervenuto sul caso Conte-Agnelli dopo quanto accaduto nella gara di Coppa Italia
“Conte un esagitato”: non usa mezzi termini Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus, nel commentare quanto accaduto durante Juventus-Inter, semifinale di ritorno di coppa Italia. Il caso Agnelli-Conte è al centro del dibattito e l’ex numero uno bianconero dice la sua intervenendo a ‘Radio Punto Nuovo’. Un intervento in cui Cobolli Gigli non manca di sottolineare gli aspetti negativi del tecnico salentino: “Conte è un allenatore competente, non ci sono dubbi, ma è esagitato. Non vorrei essere sua moglie o sua figlia. Ha alti valori tecnici, ma meno a livello umano”.
Cobolli Gigli rivela anche un retroscena sull’arrivo di Conte alla Juventus: “Quando arrivò al posto di Ranieri, ricordai a Blanc cosa accadde ad Arezzo in una partita vinta 5-1 che segnò il nostro ritorno in Serie A. Si sentivano le urla di Conte arrabbiato perché non avevano pareggiato. Segnalai quella reazione senza senso che per me era segno della mentalità di un allenatore non da Juventus”. Per seguire e interagire in DIRETTA sulle ultime di Calciomercato ISCRIVITI al canale YouTube
Conte vs Agnelli, Cobolli Gigli: “Andrea vittima di sé stesso”
Dopo essersi soffermato su Antonio Conte e sui suoi modi in panchina, Cobolli Gigli non manca di commentare anche il comportamento di Andrea Agnelli. “Il termine cog… – le parole dell’ex presidente Juve – può essere utilizzato anche nel significato di ‘stupido’. Non posso escludere anche anche l’Avvocato – una persona molto raffinata – l’abbia utilizzato in amicizia. Andrea Agnelli è stato vittima di sé stesso e dei social che controllano ogni cosa. Dopo una partita combattuta si è sfogato per quanto accumulato in tutto questo tempo contro Conte. Ha sbagliato ad utilizzare il termine in maniera offensiva”.
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Un errore però condiviso con tanti presidenti: “Pensate a quanti usano il turpiloquio, da Cellino a De Laurentiis. Mancanza di stile Juventus? Porta un cognome pesante ma è differente da suo padre: lo sfogo di nota, ma alla fine passa”.