Le pagelle ed il tabellino della partita tra Atalanta e Napoli, partita di ritorno della semifinale di Coppa Italia
Atalanta in finale con una prestazione sopra le righe. Concreti, quadrati, sempre padroni del campo, i ragazzi di Gasperini asfaltano un Napoli che prova a riprendersi soltanto nei primi 20-25 minuti del secondo tempo. Straordinario Pessina, autore di una prestazione maiuscola condita da una doppietta, ma anche Duvan Zapata gioca la classica gara dell’ex mandando in tilt la (disastrosa) difesa avversaria. In casa Napoli in molti malissimo, altra uscita a vuoto per Gattuso che ora inizia davvero a temere per il suo posto.
Gollini 6,5 – Beffato da un rimpallo sul gol di Lozano, per il resto pur con qualche imprecisione tiene bene il campo e guida la sua difesa.
Toloi 6,5 – Dei tre centrali atalantini di solito è quello che più si propone, stasera invece resta più prudente e fatica molto a tenere sotto controllo chi passa dalle sue parti.
Palomino 6,5 – Prende un cartellino su Lozano nel primo tempo, soffre quando gli azzurri vanno in velocità ma in linea di massima riesce a tenere a galla la barca. Dal 26′ st Caldara sv
Djimsiti 6,5 – Dalla sua parte c’è prima Lozano poi Politano. Soffre ma non subisce più di tanto, gestisce la situazione nella maggior parte dei casi.
Sutalo 5,5 – Non è né Hateboer né Maelhe, questo è evidente, ma con Insigne prima e Lozano poi cerca di limitare i danni per quanto possibile. Con risultati altalenanti: Lozano sul 2-1 lo brucia mentre lui sta a guardare. Una macchia in una partita tutto sommato sufficiente.
De Roon 7 – Spesso si abbassa sulla linea dei difensori a recuperare palla e a impostare, alternandosi in questo compito con Freuler. Insieme al compagno di reparto forma ormai una coppia di fatto.
Freuler 7 – Più dinamico rispetto a De Roon ma altrettanto a suo agio col pallone fra i piedi. Qualità e quantità al servizio della squadra.
Gosens 6 – La compresenza di Lozano e Di Lorenzo su quel lato lo costringono agli straordinari dal punto di vista difensivo, tanto da perdere un po’ della sua proverbiale spinta offensiva.
Pessina 8 – Trequartista intelligente sia nel possesso che nell’inserimento, trova la rete con un inserimento praticamente perfetto che brucia sul tempo Rrahmani. Straordinario sul 3-1, infilandosi praticamente fra 4 uomini in azzurro, portiere compreso. Che giocatore.
Muriel 6 – Si muove tanto, è utile a creare il circolo virtuoso offensivo che manda a rete i compagni. Non trova il bersaglio per un soffio ma gioca una buona gara. Dall’11 st Ilicic 7 – Va un po’ ad intermittenza ma quando la luce è accesa è abbacinante. Inventa l’azione gol del 3-1 in un momento in cui si iniziava a soffrire. Insomma, fa il suo, e come al solito lo fa passeggiando.
Zapata 7,5 – Trova il vantaggio con un missile da 25 metri, lasciato liberissimo dai difensori avversari, poi fa una sponda perfetta di prima intenzione per l’inserimento di Pessina. Un centravanti completo, un calciatore fantastico.
All. Gasperini 7 – La sua Atalanta spadroneggia per larghi tratti del match, subendo solo un contraccolpo nella prima fase della ripresa. Per lui questa finale contava più del piazzamento in campionato: missione compiuta, e in carrozza.
Ospina 6 – Beffato due volte nei primi 45′, nel secondo tempo si rende protagonista di un paio di interventi fantastici, che salvano il risultato a più riprese.
Di Lorenzo 4,5 – In difficoltà col pallone fra i piedi, altalenante nella spinta, distratto anche in fase difensiva pur tenendo a bada il temuto Gosens. Prende anche un tunnel da Pessina sul 3-1.
Rrahmani 4,5 – Pessina lo brucia sul tempo in occasione del 2-0, anche sul terzo gol atalantino può rientrare a pieno titolo tra i colpevoli vista la leggerezza dell’intervento sul centrocampista nerazzurro.
Maksimovic 4,5 – Guarda altrove sul primo gol di Zapata, di cui condivide la responsabilità con Hysaj, sembra molle in grande difficoltà per tutta la gara e lo dimostra anche in occasione del 3-1. Pessina fa un po’ ciò che gli pare. Ennesimo disastro per un calciatore che sembra avere la testa altrove.
Hysaj 4,5 – Distratto sul gol di Zapata, costantemente in ritardo sull’uomo anche per vie centrali, sebbene dal suo lato ci sia il poco offensivo Sutalo. Tra i più coinvolti nel disastro del primo tempo. Dal 40′ Mario Rui 6- Rispetto al compagno è sicuramente più combattivo e la sua presenza è di certo più fattiva di quella di Hysaj.
Elmas 5,5 – Forse il migliore del centrocampo azzurro nel primo tempo, sempre pronto a raddoppiare e a inseguire palla. Niente di trascententale, per carità, ma il resto era davvero imbarazzante. Dal 1′ st Politano 6 – Ingresso utile sia per cambiare modulo che per dare una scossa alla squadra. Fra i più positivi nei 20 minuti di pressione degli azzurri.
Bakayoko 4,5 – Lento, macchinoso, assolutamente in imbarazzo nel fare il vertice basso del centrocampo a tre. Rallenta il gioco e subisce il dinamismo dei centrocampisti avversari, esce boccheggiando. Dal 21′ st Lobotka 6 – Entra per mettere ordine in mezzo al campo, non ruba particolarmente l’occhio ma rispetto ad altre uscite anche meno positive almeno salva la faccia.
Zielinski 4,5 – Irritante nel primo tempo, quando passeggia letteralmente in campo e si rende protagonista anche di una ciccata non da lui, nella seconda frazione soffre il ruolo da mediano e prende anche un giallo “pericoloso”. Dal 21′ st Demme 6 – Entra come sempre bello combattivo, si inserisce anche negli spazi e crea une delle occasioni più pericolose per i suoi, che però Osimhen spreca malamente.
Lozano 6,5 – Nel primo tempo gravita un po’ lontano dal vivo del gioco, poi Gattuso lo sposta a sinistra e lì mette parecchio in difficoltà gli avversari col movimento a rientrare. Caparbio nel gol che riapre la gara.
Osimhen 5 – Picchiato sistematicamente dai difensori atalantini, contribuisce a tenere alta la squadra e a fare peso lì davanti, non sempre nel migliore dei modi. La palla buona ce l’ha a 15 dal termine ma non riesce nella deviazione vincente. Dal 33′ st Petagna sv
Insigne 5 – Nel primo tempo le occasioni pericolose sono tutte sue ma non riesce mai a trovare lo specchio. Più arretrato e più centrale nei secondi 45′, gioca quasi da centrocampista aggiunto.
All. Gattuso 4,5 – Male male. Squadra sfilacciata, senza un nesso logico, che nel primo tempo finisce schiantata da un’Atalanta impeccabile e ha solo un sussulto d’orgoglio nella prima ventina di minuti nella ripresa, finché poi gli avversari non riprendono possesso del campo. Altro obiettivo fallito in quello che è davvero un momentaccio per lui e per i suoi.
ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino (71′ Caldara), Djmsiti; Gosens, De Roon, Freuler, Sutalo; Pessina; Muriel, Zapata. All. Gasperini.
NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Maksimovic, Rrahmani, Hysaj (40′ Mario Rui); Elmas (46′ Politano), Bakayoko (66′ Lobotka), Zielinski (66′ Demme); Lozano, Osimhen (79′ Petagna), Insigne. All. Gattuso
Marcatori: 10′ Zapata (A), 16′ Pessina (A), 53′ Lozano (N), 78′ Pessina (A)
Ammoniti: Palomino (A), Hysaj (N), Zielinski (N), Di Lorenzo (N), Insigne (N)
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