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CMIT TV | ESCLUSIVO Calabrò: “Inchiesta Conte-Agnelli una barzelletta. Come stanno le cose”

Piero Calabrò, giudice e storico tifoso della Juventus, a CMIT TV sull’inchiesta aperta dalla Procura FIGC su Conte e Agnelli

Continua a tenere banco lo scontro a distanza tra Conte e Agnelli nell’ultimo JuventusInter di Coppa Italia. La Procura FIGC ha aperto un’inchiesta, e a riguardo si è espresso il giudice, grande tifoso del club bianconero, Piero Calabrò. Ecco le sue dichiarazioni a CMIT TV. Per seguire e interagire in DIRETTA sulle ultime di calciomercato ISCRIVITI al canale YouTube!

CONTE-AGNELLI – “Non me ne vogliano sia Agnelli che Conte, che sono due carissimi amici: a me è sembrata una lita da cortile. Amplificata ovviamente perché in Italia tutto quello che succede nel mondo del calcio viene amplificato per milioni di volte. Una brutta lite da cortile, poca educativa per tutti, è inutile stare a cercare chi abbia iniziato prima o dopo. Sembra che ci sia un astio legato non tanto e non solo a quello che ci può essere stato tra Agnelli e Conte al momento della brusca separazione con la Juve, ma più per il fatto che abbia scelto di andare a difendere i colori dell’eterna rivale e lo faccia anche con un eccesso di aggressività che non viene ben sopportato dall’altra parte”.

INCHIESTE – “Concordo, si sta esagerando. Nel calcio la rivalità ci deve essere, è il bello del calcio, ma deve essere condotta entro limiti di intelligenza. Un tifoso dell’Inter oggi, con Marotta e Conte, dovrebbe o rifiutare completamente questo nuovo corso oppure accettarlo e capire che se la Juve ha ricominciato a vincere è perché ha saputo gestirsi bene, e i meriti di Conte sono innegabili. Antonio me lo ricorda sempre che il primo anno ha vinto il campionato senza perdere nemmeno una partita con una squadra composta non dai Cristiano Ronaldo, Dybala e giocatori di questo livello. Questa inimicizia è secondo me proprio riconducibile alla scelta che ha fatto Conte. Però anche lui deve, soprattutto quando incontra la Juve, contenersi un attimo. In questo momento Conte non sta trasmettendo grinta, ma aggressività e isterismo, che nel calcio non porta mai ai risultati sperati. Pirlo è chiaramente alle prime armi, può sembrare persino troppo calmo, ma in questo calcio io voglio 100 Pirlo e Pioli, gente che trasmette calma e correttezza”.

“BARZELLETTA” – Questa inchiesta è una barzelletta: si apre un fascicolo, però ci sono delle norme che regolano questo tipo di procedimenti. Se non ci sono episodi di violenza, blasfemia, discriminazione razziale, non c’è niente da inquisire. Quindi al massimo se si vuole dare un segnale si commina un’ammenda. Paradossalmente, quello che deve temere di più è Conte, perché un’inibizione per Agnelli non incide sul campo. Mentre un’eventuale squalifica di Conte arrecherebbe un grave danno tecnico all’Inter”.

MAROTTA – “Le cose vanno lasciate sbollire, bisogna lasciar passare un po’ di tempo per far calmare le acque. Prendo ad esempio Marotta: il suo comportamento in questi giorni è esemplare. Non prende nemmeno una posizione per evitare di essere mal interpretato”.

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