Mino Raiola parla dei suoi assistiti all’uscita da Palazzo Parigi, sede della Lega Serie A
Mino Raiola arriva a Palazzo Parigi e schiva microfoni e telecamere, ma all’uscita si è fermato con i giornalisti presenti all’ingresso per parlare del calciomercato. Presente anche il nostro inviato Giorgio Musso, che lo ha intercettato. Spazio ai suoi assistiti in chiave Milan, partendo inevitabilmente da Donnarumma e Ibrahimovic, sui quali il calciomercato continua a essere attento, in chiave rinnovo contrattuale: “Donnarumma deve essere lasciato in pace, perché sta cercando di fare un qualcosa di importantissimo per il Milan e per la sua carriera. Questa è l’unica cosa che importa. Tutto il resto si fa dietro le quinte, senza i giornalisti e senza dire niente a nessuno, restando in un ambiente calmo”.
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“Ibrahimovic stupisce solo voi: l’unica cosa che poteva salvare il Milan era Zlatan e così è stato. Il gesto dopo il gol? Bisogna chiederlo a lui, sono cose sue, non so quali erano le sue intenzioni. So che è un giocatore che migliora tutti, la squadra e i compagni: è altruista ed era quello che serviva al Milan. Lo hanno capito, ha dimostrato di poter fare la differenza e sono contento e fiero per lui”.
Spazio anche per il futuro di Paul Pogba, che sembrava pronto a lasciare il Manchester United già a gennaio: “Anche lui dev’essere lasciato in pace, perché c’è troppo nervosismo: parlo, dico la mia opinione e schizzano i valori in borsa, c’è gente che non dorme più la notte ed è meglio non parlare”. Il nostro inviato Giorgio Musso incalza sulla questione Pogba, chiedendo quante percentuali ci sono di rivederlo alla Juventus: “Io non parlo di percentuali e quello che devo fare non lo faccio davanti a voi, ma davanti ad altre persone. Vale anche per de Vrij, perché ho sempre lavorato nell’ombra e così continuerò a fare”.
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Prima di tornare su Ibrahimovic, un cenno anche a Pinamonti, che a gennaio avrebbe potuto lasciare l’Inter a fronte di un minutaggio non altissimo in maglia nerazzurra: “Pinamonti è un giovane al quale l’Inter ha proposto un cammino sportivo, non si può essere soddisfatti nel non giocare sempre, ma avevamo messo in conto che sarebbe potuto andare così”.
“Quello che mi dà fastidio è che si pensi che Ibrahimovic stia diventando così. Zlatan è così da sempre, da quando l’ho conosciuto. Qualcuno se ne sta accorgendo adesso, ma è sempre stato così. Il suo futuro? Non escludo niente, escludo solo che quando muoio non rinasco, anche se c’è qualcuno che l’ha fatto”.
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