La Champions League può cambiare format: tutto sul progetto della Uefa presentato alle Federazioni
Il mese prossimo dovrebbe arrivare il verdetto definitivo. Le ipotesi sono tante, la certezza una: la Champions League come l’abbiamo conosciuta in questi anni non ci sarà più. Il ‘merito’ va alla Superlega o meglio alla paura della sua nascita che ha convinto la Uefa a ridisegnare il format della sua competizione per club più importanti. Così l’attuale formato è destinato ad andare in soffitta tra tre anni, lasciando spazio ad una competizione che di quella di oggi avrà soltanto il nome. Cambierà tutto o quasi: dal numero di squadre partecipanti ai playoff per accedervi e poi ancora niente più divisioni in gruppi, molte più partite e (la motivazione principale che porterà a questo cambiamento) più soldi. A marzo potrebbe arrivare l’approvazione definitiva del nuovo format della Champions League, che sarà valido fino al 2033, anche se ancora diversi punti interrogativi sono da sciogliere.
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Partiamo dalle certezze: al nuovo formato prevede 36 squadre e non più 32. Niente più gironi da quattro formazioni, ma un unico raggruppamento con una classifica generale che indicherà chi andrà avanti nella competizione. Tutte le squadre saranno divise in quattro fasce e ognuna sfiderà 10 avversarie nella fase a gironi (5 gare in casa, 5 in trasferta). Il calendario seguirà questo criterio: una squadra di prima fascia potrà affrontare due della stessa fascia, tre della seconda e della terza e due della quarta. Al termine delle 10 giornate (da settembre a gennaio) le prime 8 andranno direttamente agli ottavi mentre le squadre classificate dal 9° al 24° posto si contenderanno gli altri pass in playoff con partite di andata e ritorno. Arrivati agli ottavi tutto procederà come accade attualmente. Le ultimissime di calciomercato: clicca qui!
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Il nuovo formato prevedrà 225 partite, 100 in più dell’attuale competizione: si giocherà sempre durante la settimana (martedì, mercoledì e alcune gare giovedì). In totale le finaliste dovranno disputare dalle 17 alle 19 partite (in caso di playoff). Uno dei problemi sarà trovare lo spazio per inserire i turni in più (4 nella fase a gironi, 2 dei playoff). I campionati non si toccano, la rassicurazione che la Uefa avrebbe fatto alle Federazioni, possibile che novità riguardino le coppe nazionali per trovare qualche slot.
Altro dubbio riguarda le quattro squadre in più: come saranno scelte? Possibile che alla Francia venga assegnato un posto in più (3 diretti più 1 tramite spareggi), con un’altra formazione che arriverebbe dalla prima Nazione nel ranking Uefa che non ha partecipanti. Gli altri due posti saranno assegnati attraverso un parametro ancora in via di definizione che terrà conto della storia del club ma sempre prendendo in considerazione il piazzamento in campionato nella stagione precedente (si parla del settimo posto come limite massimo per accedere alla Champions). Tutte le nazioni non potranno avere più di 7 squadre nelle competizioni europee.
Ovviamente tutto questo significherebbe anche un aumento dei ricavi: attualmente le 32 formazioni si dividono circa 2 miliardi di euro di premi durante l’anno. Possibile che dal 2024 questa cifra lieviti in maniera importante.
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