Duro editoriale del direttore di Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport’, all’indomani delle discutibili dichiarazioni del patron dell’Inter Jindong Zhang
Le dichiarazioni di Jindong Zhang hanno ‘scosso’ l’ambiente nerazzurro. Quel “chiuderemo le attività irrilevanti” ha fatto subito pensare alla vendita dell’Inter, anche se da viale della Liberazione sostengono che le parole pronunciate dal boss di Suning, patron della ‘Beneamata’ dal giugno 2016, facciano più che altro parte di un discorso ‘motivazionale’ in generale, rivolto essenzialmente al gruppo di Nanchino di cui è capo. Tra quelli che invece pensano si sia trattato di un vero e proprio annuncio di addio all’Inter, con tempi e modi errati, figura il direttore del ‘Corriere dello Sport’ Ivan Zazzaroni.
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Zazzaroni: “Per Zhang, l’Inter figura tra gli asset ‘irrilevanti’. Le smentite hanno prodotto un danno di immagine”
Sul quotidiano romano di questa mattina, Zazzaroni è andato all’attacco dello stesso Jindong Zhang, scagliandosi contro anche parte dei tifosi interisti che in questi mesi ha criticato in modo duro, nonché volgare le notizie del Cds riguardo i problemi economici che sta attraversando il club nerazzurro e la trattativa (nella fattispecie col fondo inglese Bc Partners) per la cessione dell’Inter stessa.
“Con un tempismo perfetto, a poche ore da uno dei derby più importanti della storia recente dell’Inter (zero tituli dal 2011) – ha esordito Zazzaroni nel suo editoriale – (Zhang Jindong, il boss di Suning, ha annunciato tagli e la dismissione ‘senza esitazioni’ di tutte le attività ‘irrilevanti’ ai fini del nuovo business del Gruppo, il commercio al dettaglio. Per il colosso cinese anche una società che appartiene alla nobiltà del calcio mondiale figura tra gli asset ‘irrilevanti’. E gli infami saremmo noi. (…) Noi che abbiamo subito offese e minacce dagli webeti, molti dei quali non sanno neanche come raggiungere San Siro. (…) Ci hanno addirittura dato, e a più riprese, dei destabilizzatori: inefficaci, direi, dal momento che l’Inter, da seconda che era a inizio anno, adesso è prima”.
“Una corretta conferma del club – aggiunge Zazzaroni in conclusione – relativamente al disimpegno di Suning, soprattutto se accompagnata da un linguaggio e da una tempistica che gli addetti ai lavori avrebbero dovuto suggerire al boss (prima del derby, suvvia!) ne avrebbe limitato la portata negativa. Le velleitarie smentite hanno prodotto un danno di immagine che gli si è ritorto contro, (…) affidando alle cronache il primo, inedito derby degli irrilevanti”.