Milan-Inter è terminata con un’ampia affermazione dei nerazzurri. Un grande ex stuzzica Zlatan Ibrahimovic dopo la prova incolore nel derby di ieri: ecco le sue dichiarazioni
L’Inter è riuscita a trovare tre punti essenziali nel derby contro il Milan con il punteggio di 0-3. Una prova importante da parte dei nerazzurri che consolidano la prima posizione in classifica e allontanano i rossoneri nella corsa allo Scudetto. Nelle ultime ore, si parla molto della prestazione offerta da Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese ha avuto qualche occasione da gol, ma non è riuscito a trascinare i rossoneri nel big match.
Questo il grande ex dell’Inter, Nicola Berti, non trattiene la felicità dopo l’affermazione contro i rossoneri, ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’: “È una gioia fighissima. Eravamo già obbligati a puntare allo scudetto, ma ora lo siamo ancor di più. Abbiamo sofferto dieci, quindi minuti al massimo, ma non si può vincere un derby senza soffrire. Era nell’aria che ne avessimo di più, ma non mi aspettavo questa superiorità così marcata”. L’ex centrocampista stuzzica anche il perno dell’attacco rossonero: “Ibrahimovic è uscito prima: perché? Aveva delle prove per Sanremo?”
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Milan-Inter, Berti da Ibrahimovic alla crescita di Eriksen e Barella
Berti sottolinea anche la crescita di Christian Eriksen nell’ultimo periodo: “Avete visto che qualità? Uno con questa qualità deve sempre giocare, però è innegabile che fino a qualche tempo fa faceva troppa fatica a far emergere il suo valore nel gioco di Conte. Poi dopo la magia nel derby di Coppa Italia… Ora sì che è il giocatore da salto di qualità”.
A Berti viene poi chiesto chi ci sia da temere nella corsa Scudetto: “Solo se stessi. L’Inter è una squadra pazza, lo dice il Dna. Ma credo che ormai la montagna sia stata scalata, ora arriva la discesa dove però servono gambe forti per non cadere, come quelle di Perisic“.
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Berti sottolinea il grande rendimento di tutta la squadra: Chi è stato l’uomo chiave? Lautaro Martinez, anche più di Lukaku. Barella è sempre eccezionale: il polmone e il leader di questa squadra. E anche in prove me no spettacolari sa essere determinante. C’è sempre lui sulle seconde palle, non perde un duello. Poi dovremmo spendere anche qualche parola per i difensori, di cui si parla poco. E se Handanovic torna su questi livelli…”.
Berti dedica infine parole significative anche per Antonio Conte: “E’ lui il segreto della vittoria. Il suo rapporto con i calciatori è straordinario e loro ormai giocano per lui. Si vede nella cattiveria agonistica che mettono, nella corsa. Questa Inter è squadra in tutto e per tutto. Il merito di questo splendido lavoro è del mister“.