I voti e il tabellino di Napoli-Granada, sfida di ritorno dei sedicesimi di Europa League. Zielinski fra i migliori, ma che errore in difesa
Partita coraggiosa del Napoli dopo il gol preso nel primo tempo, ma le idee sono poche e confuse e per larghi tratti si ha la sensazione che si potrebbe fare decisamente di più. Voti bassi per i centrali azzurri, benissimo invece Zielinski, il primo a suonare la carica e fra gli ultimi a mollare. Per il Granada Montoro sempre una spanna sugli altri ma di sicuro una gara più prudente rispetto all’andata. Paratissima di Silva nel finale.
Le pagelle del Napoli: Maksimovic, che combini?
Meret 6 – Sul gol poteva fare qualcosina, ma dargli la colpa sarebbe ingeneroso. Poi di fatto il Granada non arriva neanche più al limite dell’area e per lui è tutta salute.
Rrahmani 5 – Anche lui sul gol del Granada va un po’ a vento: segue l’uomo che perde Maksimovic e perde quello alle sue spalle, che puntualmente si trova il pallone sulla testa e la schiaccia dentro. Un solo errore, ma un errore che costa carissimo.
Maksimovic 5 – Il replay del gol di Montoro lo vede in forte imbarazzo, perché mentre Rrahmani si ritrova fra due uomini lui ha perso completamente qualsiasi marcatura. Un errore che vale un gol che di fatto vale la qualificazione. L’ennesimo di una stagione tremenda. Dal 1′ st Ghoulam 6,5 – Di incoraggiamento. Era da tanto che non mostrava una condizione fisica accettabile e i suoi 45 minuti sono invece di ottimo livello, con spinta ritrovata e anche molta attenzione in fase difensiva. Ha l’occasione per un finale incandescente al minuto 91, sale in cielo ma Rui Silva gli dice no. Peccato.
Koulibaly 5,5 – Dei tre centrali iniziali è quello che è meno coinvolto nella rete del pareggio spagnolo, però poi regala anche lui un po’ di errori gratuiti sintomo di una concentrazione non sempre al top.
Di Lorenzo 6 – Parte esterno alto e con meno compiti difensivi mostra finalmente quella capacità di andare in percussione che ad inizio esperienza azzurra era stata un grande punto di forza. Poi scala sulla linea dei difensori ma non fa mancare la sua spinta.
Fabian 6,5 – Nel primo tempo sembra spaesato in mezzo al campo, complice forse anche il modulo che non lo privilegia. Poi si passa al 4-3-3 e ne beneficia anche per gli inserimenti: uno di questi gli vale il gol del 2-1.
Bakayoko 5,5 – Fa fatica, anche quando in mezzo al campo c’è meno spazio da coprire e deve fare più il suo “mestiere”. In crescita anche lui nella ripresa.
Elmas 5,5 – Prova a disimpegnarsi come può in una posizione sicuramente non sua. Non gioca la sua miglior partita, un po’ meglio quando si accentra e dà una mano a metà campo. Dal 14′ st Mertens 6 – Una condizione accettabile al momento è una vera chimera, ma si dà da fare alla ricerca del gol della speranza. Purtroppo per lui e per i suoi non lo trova.
Zielinski 7 – Un’incursione à la Piotr per il gol del vantaggio, arrivato praticamente subito, poi un altro paio di tentativi che non hanno altrettanta fortuna e infine la lotta e il governo in mezzo al campo. Quando sta così è l’uomo in più.
Politano 5,5 – Punta decisamente spuntata, non trova l’occasione per colpire e resta sempre lontano dalla porta. Più a suo agio quando torna a fare l’esterno.
Insigne 6 – Si danna l’anima come sempre, sebbene non sia al meglio. Lo troviamo anche in difesa a recuperare palla e in tutte le zone del campo a trascinare i compagni. Purtroppo gli manca lo spunto negli ultimi 20 metri.
All. Gattuso 5 – La più classica delle vittorie di Pirro, ma è un successo di nervi e di orgoglio più che di organizzazione. Questo Granada davvero non era granché, per questo motivo si poteva fare decisamente di più, nonostante il gol preso. E così, come il suo maestro Ancelotti, potrebbe vedere il capolinea dopo un successo, per giunta inutile.
Le pagelle del Granada: Montoro decisivo
Rui Silva 7 – Può poco sui due gol del Napoli, per il resto controlla la situazione con grande concentrazione. La parata al 91mo, però, vale da sola tutti i 180 minuti qualificazione.
Foulquier 6,5 – La spinta sulla fascia non la fa mancare mai. Da una sua azione sulla destra nasce poi il gol del Granada che vale doppio.
German 5,5 – Portato letteralmente a spasso sul gol di Zielinski, poi sguaina la spada e fa bene il suo mestiere, fino al problema fisico che gli costa l’uscita dopo soli 10 minuti nella ripresa. Dal 10′ st Herrera
Duarte 5,5 – Anche lui sul gol di Zielinski va un po’ a spasso, anche successivamente si ritrova con più di un problema nel gestire chi arriva dalle retrovie, come ad esempio Fabiàn sul 2-1.
Neva 6 – La presenza di Di Lorenzo lo tiene molto basso, si sacrifica in copertura poi accusa anche lui un problema muscolare che lo lascia negli spogliatoi fra i due tempi. Dal 1′ st Perez 6 – Quando entra lui da quella parte agisce anche Politano, oltre a Di Lorenzo. Qualche difficoltà, ma neanche poi troppe.
Montoro 7 – A centrocampo lotta come sempre, guida la squadra anche senza avere la fascia al braccio come all’andata. E poi trova quell’inserimento perfetto che porta il gol del pari, un gol di fondamentale importanza nell’economia della qualificazione. Dal 37′ st Vallejo sv
Gonalons 6,5 – Un buon primo tempo in cui il centrocampo biancorosso domina per larghi tratti. Lui combatte e gestisce come al solito, poi un infortunio poco prima dell’intervallo lo estromette dal match. Dal 47′ pt Diaz 6 – Anche per lui nei secondi 45 minuti tanto sacrificio a proteggere la squadra contro avversari che cercavano disperatamente il terzo e il quarto gol. Bene così.
Eteki 6,5 – Lottatore di centrocampo, Martinez lo preferisce al match-winner dell’andata Herrera e ne riceve una risposta importante, con tanto lavoro oscuro.
Machis 5,5 – Come il compagno di reparto anche lui è parecchio meno in palla dell’andata, anche perché poi dopo l’1-1 il Granada tira di fatto i remi in barca e i trequartisti finiscono a fare i centrocampisti aggiunti.
Kenedy 5 – Nervoso, litigioso, sempre arcigno da marcare e anche da affrontare quando provoca. Ma la sua prestazione non si avvicina neppure lontanamente a quella di una settimana fa, quando l’aveva vinta quasi da solo.
Molina 6 – L’età in certi casi non conta. Non è di sicuro un fuoriclasse palla al piede ma combatte, prende le botte e riesce a tenere alta la squadra anche quando ormai è barricata pura. Dal 39′ st Soldado sv
All. Martinez 7 – Doveva venire al ‘Maradona’ a fare una partita di grande sofferenza e invece il gol segnato dopo 20 minuti mette le cose in discesa. Poi è trincea, certo, ma niente che davvero metta in pericolo quella che dalle sue parti è considerata una qualificazione storica. Tanto basta per uscire fra gli (immaginari) applausi, nonostante una partita non bellissima.
Tabellino Napoli-Granada 2-1 (primo tempo 1-1)
NAPOLI (3-4-1-2): Meret; Rrahmani, Maksimovic, Koulibaly; Di Lorenzo, Fabian, Bakayoko, Elmas (60′ Mertens); Zielinski; Politano, Insigne. A disp. Contini, Idasiak, Zedadka, Mario Rui, Costanzo, Labriola, Lobotka, D’Agostino, Cioffi. All. Gattuso
GRANADA (4-3-2-1): Rui Silva; Foulquier, German, Duarte, Neva; Montoro (82′ Vallejo), Gonalons (47′ pt Diaz), Eteki; Machis, Kenedy; Molina (84′ Soldado). A disp. Banacloche, Fabrega, Puertas, Navarro, Aranda, Isma Ruiz. All. Martinez
Marcatori: 2′ Zielinski (N), 25′ Montoro (G), 58′ Fabiàn (N),
Ammoniti: Kenedy (G), Politano(N), Montoro (G), Duarte (G), Maksimovic (N), Insigne (N), Sanchez (G), Herrera (G), Bakayoko (N), Foulquier (G), Koulibaly (N)