Juventus, le dure parole di Antonio Cassano in merito alle prestazioni di Cristiano Ronaldo con la maglia bianconera
“Ronaldo? In questi tre anni ha fatto malissimo”. Come suo solito Antonio Cassano non è uno che le manda a dire. L’ex attaccante, tra le altre, di Bari e Roma, ha parlato anche di Juventus nella lunga intervista rilasciata al ‘Corriere dello Sport’. Del progetto bianconero agli ordini dell’ex compagno di squadra Andrea Pirlo e del fuoriclasse portoghese, bocciato senza mezzi termini dopo questi tre anni di avventura bianconera. Per seguire e interagire in DIRETTA sulle ultime di Calciomercato ISCRIVITI al canale YOUTUBE.
LEGGI ANCHE >>> Calciomercato, dalla Spagna: il Barcellona pesca in Juventus e Inter
Juventus, Cassano boccia Ronaldo: “Ha fatto malissimo”
“Cristiano Ronaldo è stato acquistato dalla Juventus per vincere la Champions League, ma con lui i bianconeri hanno fatto peggio che in passato. E la Juventus lo scudetto lo avrebbe vinto comunque, con o senza di lui”. Cassano punta il dito contro la dirigenza bianconera: “E’ il progetto ad essere sbagliato. Alla Juventus contava solo vincere, ma ora, prima con Sarri e adesso con Pirlo, si sta cercando di vincere passando dal bel gioco, cambiando pelle. Ronaldo però, con le idee di Andrea non c’entra nulla”.
LEGGI ANCHE >>> Calciomercato Juventus | Svolta Sergio Ramos: firma fino 2023!
La bocciatura per il portoghese è su tutta la linea: “Lui risolve le partite da solo, ma partecipa poco. Pirlo vuole la costruzione, il pressing alto, fa un gioco di qualità, tra le linee. Lui continuerà a segnare, perché da quel punto di vista è unico: può far gol in ogni modo, pure da seduto. Però con il gioco di Pirlo non c’entra. In questi tre anni lui ha fatto malissimo, a meno che finalmente non riesca a conquistare la Champions League proprio in questa stagione”. Infine sempre sul progetto bianconero: “La Juventus, insieme forse all’Inter, è l’unica che può permettersi ancora di comprare dal mercato qualche giovane interessante, anche se ormai Inghilterra e Germania se li sono accaparrati tutti. L’errore è stato fatto in passato: bisognava investire anni fa nei settori giovanili”.