Prima serata di Zlatan Ibrahimovic al Festival di Sanremo. L’attaccante del Milan al fianco di Amadeus: vince l’ironia
Zlatan Ibrahimovic ha fatto il suo esordio sul palco dell’Ariston. Il Festival di Sanremo dell’attaccante del Milan, presentatosi in smoking e con una grande spilla sul petto con la scritta Ibra, è iniziato con una serie di siparietti con Amadeus. Una serie di battute, con cui Ibra ha rotto il ghiaccio, mettendo in scena il suo personaggio: “Questo è il mio festival, non il tuo”, “E’ un onore per te avermi qua”, tutto ovviamente in chiave ironica.
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Poi Ibrahimovic ha elencato una serie di regole, sempre chiaramente in maniera scherzosa: “Per prima cosa il Festival di Zlatan deve essere con 22 cantanti, undici contro undici così da essere regolamentare. Vendine quattro dato che in gara ci sono 26 cantanti, c’è il Liverpool che cerca 4 difensori, sennò li metto in giardino e li faccio lavorare. La seconda regola riguarda il palco: così non va bene, è fatto per piccole persone come te (rivolgendosi ad Amadeus, ndr.) a me serve un palco 105×68 metri come San Siro, sennò per me il Festival è annullato”.
Ibrahimovic è tornato sul palco in tarda serata, facendo un bilancio della sua prima uscita, confermando che domani sarà a Milano con la squadra: “Finché c’è Zlatan tutto è sotto controllo, il problema sarà domani quando non ci sarò. Fino a questo momento sono stato il migliore di tutti i tempi”.
“Ora scrivi questa terza regola – prosegue Ibra, rivolgendosi ad Amadeus – il Festival di Zlatan dura 90′ più recupero. Fischia la fine. Restano 4 cantanti ancora? Troppi, dalli in prestito all’Inter. Anzi, forse, mi sa che servono più al Milan“.