Cristiano Ronaldo via dalla Juventus: ne parla anche Alessandro Giudice, economista, che spiega perché l’addio non ci sarà
Cristiano Ronaldo pensa all’addio alla Juventus. Dopo l’eliminazione dalla Champions, terzo fallimento europeo in tre anni in bianconero, si fa strada l’ipotesi che CR7 possa salutare l’Italia nella prossima estate. Real Madrid, ma anche Paris Saint-Germain, vengono indicati come pronti ad accoglierlo, ma c’è da fare i conti con le inevitabili valutazioni economiche che l’arrivo del portoghese avrebbe sui bilanci del club.
Proprio di questo ha parlato l’economista Alessandro Giudice, intervenuto a ‘Radio Punto Nuovo’. La sua idea è che Ronaldo resterà anche il prossimo alla Juventus: “E’ la mia impressione. Nessuno può permettersi il suo ingaggio in questo particolare momento storico. La società è prigioniera di lui e lui della società”. Per seguire e interagire in DIRETTA sulle ultime di Calciomercato ISCRIVITI al canale YouTube
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“Juventus e Ronaldo prigionieri”: le parole di Giudice
L’economista continua spiegando che Ronaldo “è un oggetto ingombrante” anche per la sua età: “Non sta vivendo il momento più brillante della sua carriera. La Juventus per cederlo, senza perdite di bilancio, deve cederlo a 30 milioni”. Un problema perché “CR7 non è uno che puoi piazzare ovunque, deve essere il primo ad essere soddisfatto della destinazione”.
Nonostante non abbia portato ai risultati sperati, l’arrivo di Ronaldo era un rischio da correre: “Tre anni fa la Juventus stava costruendo un progetto e CR7 apparteneva allo scalino che portava ai 4-5 top club d’Europa. Dal punto di vista commerciale, la società ha pensato a sponsor, diritti tv, social media, una serie di ricavi. Poi si è messo il Covid, alcuni errori tecnici e le aspettative sono state deluse”.