L’eliminazione dalla Champions League brucia ancora in casa Juventus, ma Sconcerti non ha dubbi: “Pirlo ha inventato un calcio nuovo”
Non è tutto da buttare in casa Juventus. Anche se l’eliminazione agli ottavi di finale di Champions League contro il Porto è una ferita ancora aperta, i bianconeri possono ancora competere per lo scudetto e hanno una finale di Coppa Italia da giocare. La sconfitta di martedì ha gettato delle ombre su Andrea Pirlo, all’esordio assoluto in panchina. Mario Sconcerti, sulle pagine del ‘Corriere della Sera’, però ha preso le difese del tecnico bresciano: “La cosa migliore della stagione della Juventus a me è sembrata proprio Pirlo”. Un pensiero controcorrente, che però trova maggiore fondamento nelle argomentazioni avanzate dallo storico giornalista. La ‘Vecchia Signora’, che vuole farsi giovane per aggredire il futuro, può ripartire dalle idee del suo allenatore. Per seguire e interagire in DIRETTA sulle ultime di Calciomercato ISCRIVITI al canale YOUTUBE!
Le diverse assenze per infortunio subite dalla Juventus negli ultimi mesi hanno messo in evidenza un aspetto da non sottovalutare: la rosa dei bianconeri non è costruita al meglio. Anche questo è una delle argomentazioni avanzate da Mario Sconcerti: “A Pirlo è stata data una squadra incompleta e sbagliata. Inoltre, senza il tempo di provarla e sola davanti al risultato”. In questa emergenza, poi, secondo il giornalista il tecnico bresciano ha anche grandi meriti: “Ha inventato Danilo centrale e perfino Alex Sandro stopper di sinistra. Ha fatto perfino esordire quattro ragazzi: quando mai era capitata una cosa del genere?”. Tutti punti a favore di Andrea Pirlo, sotto esame della critica degli addetti ai lavori, ma anche della stessa società torinese.
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Sconcerti, poi, prosegue con il suo ragionamento e pone un’altra questione a supporto del lavoro di Pirlo. “Con il 3+1+2+2+2 ha pensato un calcio nuovo, con spazi diversi, a fisarmonica e forse da correggere, ma pur sempre nuovo”. Non ci sono solamente aspetti positivi, però, ma anche dei dubbi dello storico giornalista riguardo al carattere del tecnico bresciano. “La vera domanda su Pirlo è di natura caratteriale. È un silenzioso che tende a non mettersi nel mondo degli altri. Insegnare comporta una stima degli altri che forse Pirlo non ha”. Tutti aspetti che Andrea Agnelli e Fabio Paratici dovranno valutare per decidere le sorti della panchina della Juventus.
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