Il Parma riapre il discorso salvezza grazie al fondamentale successo sulla Roma. Ecco come D’Aversa è riuscito a valorizzare la rosa: l’analisi
Un’attesa lunga 104 giorni e ben 17 turni di campionato. In una partita già decisiva per il prosieguo di stagione, contro una big come la Roma, il Parma di D’Aversa ritrova la vittoria e riapre il discorso salvezza. Approfittando della sconfitta del Cagliari, arrivata contro un’altra big come la Juventus, la squadra emiliana si è infatti portata a solo 3 punti dai rossoblù, che occupano attualmente il quart’ultimo posto in classifica a quota 22. Un successo, quello ottenuto contro i giallorossi, che è frutto del grande lavoro di D’Aversa nella preparazione della partita. Il Parma è stato pressoché perfetto dal punto di vista tattico, e approfittando della stanchezza post Europa League e delle assenze della squadra ospite è riuscito a conquistare una vittoria contro pronostico che riaccende il campionato dei ducali. Ecco come D’Aversa e il suo Parma hanno battuto la Roma di Fonseca. Per restare aggiornato con le ultime news legate al mercato e non solo CLICCA QUI!
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Parma, la svolta tattica grazie a D’Aversa | L’analisi
Un’ottima fase difensiva con velocità e precisione nelle ripartenze. Sono le due chiavi tattiche messe in campo da D’Aversa contro la Roma che hanno permesso al Parma di battere la squadra giallorossa. L’allenatore gialloblù è finalmente riuscito a dare solidità alla difesa dopo le tante rimonte subite: Bani e Osorio hanno di fatto annullato i vari Dzeko, El Shaarawy e sul finale Mayoral, con Conti e Pezzella sempre attenti e diligenti sulle fasce. Il tecnico ha poi valorizzato al massimo nel suo ruolo Gaston Brugman, autore di una grande prestazione davanti alla difesa con ben 7 intercetti e 5 contrasti vinti. L’uruguaiano è stato anche lucido e preciso nella riconquista e nella successiva ripartenza, riuscendo sempre ad innescare i due giocatori più pericolosi dei padroni di casa, ovvero Mihaila e Man. I due giovani esterni schierati da D’Aversa sono state vere e proprie spine nel fianco della retroguardia giallorossa, e hanno di fatto deciso la partita con la loro corsa e tecnica a campo aperto.
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Una grande intuizione, questa, dell’allenatore, che ha saputo aspettare il classe 1998 (Man) e il classe 2000 (Mihaila), continuandogli a dare fiducia nonostante i pessimi risultati delle ultime settimane. E la svolta – tattica e soprattutto nei risultati – tanto attesa è arrivata. D’Aversa ha due nuove frecce nell’arco in vista del rush finale per la salvezza, che saranno completate con l’esperienza di Pellè al centro dell’attacco.