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Europa league

PAGELLE E TABELLINO SHAKHTAR-ROMA: Mayoral basta e avanza, Ibanez in difficoltà

Pagelle e tabellino di Shakhtar-Roma, match valido per il ritorno degli ottavi di finale di Europa League 2020/21

La Roma completa l’opera battendo lo Shakhtar anche al ritorno e centra in maniera più che meritata i quarti di finale di Europa League. Borja Mayoral si muove tanto, spesso male, ma riesce comunque a essere decisivo con due gol e tante altre occasioni create. Per il resto bene (finalmente) Kumbulla, Pau Lopez e Diawara. Note stonate la squalifica di Karsdorp e la prestazione non convincente di Ibanez. Per lo Shakhtar tanti giocatori deludenti, soprattutto quelli da cui ci si aspetterebbe di più: Junior Moraes e Marcos Antonio malissimo.

SHAKHTAR DONETSK

Trubin 6: poco impegnato nel primo tempo, bravo in un paio di uscite. Sui gol non può fare molto.

Dodo 6: si fa vedere con buona frequenza, ma non incide granché anche nei duetti con Tete, ma sembra almeno fisicamente in palla e recupera diversi palloni.

Vitao 5,5: a inizio partita rischia in alcuni contropiedi della Roma, non tiene benissimo la posizione e si lascia infilare. Poi controlla.

Kryvtsov 5,5: gioca con personalità, imposta senza patemi ed è calmo nella gestione della palla. Non fortunatissimo sul gol.

Matvienko 6: il suo compito è quello di restare bloccato e infatti oltre la metà campo si fa vedere col contagocce. Qualche errore tecnico in difesa.

Marcos Antonio 4,5: prova molto opaca, gira a vuoto e non trova la posizione. Si becca pure un’ammonizione per simulazione abbastanza incommentabile.

Maycon 5: anche lui non riesce a incidere in nessuna delle due fasi, anzi nel primo tempo perde un pallone bruttissimo che rischiava di essere letale. Non dà cambio di passo, una verticalizzazione, niente.

Alan Patrick 6: tocca sicuramente più palloni dei compagni, è intraprendente, le uniche conclusioni a rete – per quanto non particolarmente insidiose – sono le sue. Anche se poi va in affanno, ma è molto bravo nella sponda di testa per Moraes. Dal 60′ Konoplyanka 5,5: poco coinvolto.

Tete 5: all’andata era stato il migliore dello Shakhtar, oggi non riesce mai a vedere la porta, si va a imbottigliare e non cerca soluzioni alternative. Dal 60′ Marlos 6: più frizzante e intraprendente, la giocata migliore della partita è la sua ma Pau Lopez è super.

Moraes 5: si nasconde, sfugge. Però ai suoi compagni e non ai difensori della Roma. A tratti irritante. Poi si trova al posto giusto al momento giusto e deve solo spingere il pallone in porta. Solo il gol lo salva dal 4. Dal 77′ Dentinho sv

Solomon 6: nel primo tempo vince il duello con Ibanez e lo salta in maniera sistematica, anche se a dire la verità non è che poi crei chissà quali chance sia in conclusioni che cross in mezzo. Dal 77′ Sudakov sv

Allenatore: Castro 4: in due partite viene annientato dalla Roma, senza quasi creare occasioni importanti. Una delusione.

ROMA

Pau Lopez 6,5:lo Shakhtar che non crea occasioni clamorose, ma lui è sempre attento. Sul gol non può niente, poi è bravissimo su Marlos.

Ibanez 5,5: la nota stonata della Roma, perché soffre dall’inizio Solomon e non riesce a trovare contromisure. Sbaglia i tempi di uscita, già prima del doppio colpo alla testa. Esce nell’intervallo anche ammonito. Dal 45′ Mancini 6: tutto tranquillo, quasi una passeggiata.

Cristante 6,5: non sbaglia nulla, azzecca i tempi di giocata con e senza il pallone. Prestazione senza sbavature.

Kumbulla 6,5: tra le sue partite migliori quest’anno, soprattutto dopo il ko col Parma in cui aveva impressionato in negativo. Molto bravo in area, soprattutto di testa, vede la giocata in maniera corretta.

Karsdorp 6: controlla senza affanni gli avversari e si propone poche volte ma mai in maniera banale. Maturato molto nella gestione in uscita del pallone, anche in difficoltà. Macchia la sua partita con un intervento inutile che gli costa giallo e qualifica per l’andata dei quarti. Dal 58′ Peres 6: controlla la situazione senza patemi, anche se si fa scappare Matvyienko rischiando un rigore che ci poteva anche stare.

Villar 6: parte benissimo, detta i tempi e si esibisce in qualche bella serpentina. Nel secondo tempo così così, abbassa forse un po’ la concentrazione e il livello di personalità.

Diawara 6,5: altra conferma per il guineano, che esce molto bene in pressione sui portatori per un’ora. Prestazione matura. Dal 58′ Pellegrini 6,5: dà personalità e qualità a tutto campo.

Spinazzola 6: buonissimo il primo tempo, sfida la difesa dello Shakhtar molto spesso da solo e la mette in pensiero. Poi amministra anche un po’ le forze prima del cambio. Dal 58′ Calafiori 6: torna dopo tre mesi, un po’ imballato ma ci sta.

Carles Perez 7: lavoro prezioso soprattutto senza palla quando si tratta di aggredire lo Shakhtar già in difesa. Poi con la palla in area potrebbe essere più incisivo, ma sicuramente una partita positiva. A confermarlo il gol del 2-1, in cui ‘rapisce’ il pallone a Mayoral con determinazione, salta il portiere e serve un cioccolatino a Mayoral.

Pedro 6: è lui che dà lo strappo in contropiede e la sensazione di poter fare male in ogni capovolgimento di fronte. A volte è ancora troppo confusionario e arruffone, ma la voglia c’è. Inguardabile quel tiro davanti alla porta spalancata, ma propizia il gol del 2-1. Dal 75′ El Shaarawy 6: galleggia tra le linee, amministra.

Mayoral 7,5: sbaglia qualche movimento di troppo, ma soprattutto è un po’ pigro nei rientri soprattutto nel secondo tempo. A volte sembra andare al piccolo trotto in maniera anche intenzionale, quasi a volersi risparmiare. Davanti alla porta però è freddissimo e centra un’altra doppietta. Poi fa il bello e cattivo tempo tra le inee. Decisivo.

Allenatore: Fonseca 7: partita tatticamente perfetta nel primo tempo senza palla, lasciando sfogare lo Shakhtar. La sua Roma in attacco va senza forzare e riesce comunque a trovare una vittoria prestigiosa. In due partite distrugge sportivamente la sua ex squadra: i giallorossi per la prima volta sono ai quarti di Europa League.

Arbitro: Antonio Mateu Lahoz 6,5: match senza grandi episodi controversi, corretta per condotta dei calciatori in campo e poco intensa. Bravo e deciso su simulazioni e simili. Nel finale lo Shakhtar chiede un rigore per un fallo di Bruno Peres: in assoluto non ci sarebbe mai penalty, per i parametri attuali non sarebbe stato uno scandalo assegnarlo.

SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1): Trubin; Dodo (81′ Bolbat), Vitao, Kryvtsov, Matvienko; Marcos Antonio, Maycon; Alan Patrick (60′ Konoplyanka), Tete (60′ Marlos), Moraes (76′ Dentinho); Solomon (77′ Sudakov).
A disp.: Shevcenko, Pyatov, Khocholava, Marquinhos, Bondar, Taison, Fernando.
Allenatore: Castro.

ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Ibanez (46′ Mancini), Cristante, Kumbulla; Karsdorp (58′ Peres), Villar, Diawara (58′ Pellegrini), Spinazzola (58′ Calafiori); Carles Perez, Pedro (75′ El Shaarawy); Mayoral.
A disp.: Mirante, Fuzato, Santon, Dzeko.
Allenatore: Fonseca.

Arbitro:  Antonio Mateu Lahoz
Assistenti: Pau Cebrián Devís e Roberto del Paloma
IV Uomo: Xavier Estrada Fernandez
VAR:  Alejandro Hernández
AVAR: Ricardo de Burgos.

Marcatori: 48′ e 72′ Mayoral, 59′ Junior Moraes

NOTE Ammoniti: 25′ Ibanez, 38′ Marcos Antonio, 55′ Alan Patrick, 57′ Karsdorp

Francesco Iucca

Giornalista pubblicista, dal 2013 inseguo un sogno. Sempre alla ricerca di 'cosa c'è dietro'. Tengo alla lontana quelli che 'Il calcio è solo un gioco', ma Roger Federer è il mio dio. Totalmente dipendente dal calciomercato e dall'adrenalina dell'ultimo giorno. Amo la musica, cantante a tempo perso.

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