Fabrizio Biasin a CMIT TV sulla vicenda positivi nell’Inter che ha portato l’ATS di Milano ha vietare la disputa del match contro il Sassuolo
“Il campionato è complicato dal primo giorno: è iniziato un mese dopo rispetto al solito, ci sono le positività . Che sia difficile è evidente, non lo scopriamo mica oggi”. Così Fabrizio Biasin a CMIT TV sulla questione positivi nell’Inter e la decisione dell’ATS di Milano di vietare la disputa del match contro il Sassuolo: “Attenzione a quello che succederà domani o dopodomani perché potrebbero uscire altri nomi – ha ‘avvisato’ Biasin – Il discorso è molto semplice. Domenica D’Ambrosio viene allontanato dal gruppo squadra perché non ha sintomi. Ieri viene allontanato Handanovic, poi de Vrij e Vecino. A me sembra chiaro ed evidente che il rischio che ci sia qualche altro caso sia importante. Non mi stupirei affatto se dovesse uscire qualche nuova positività . Detto tra noi, comunque, io credo che Antonio Conte avrebbe giocato volentieri in questo momento anche con delle assenze”.
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PROTOCOLLO – “Tutti i club sono ritenuti a rispettare il regolamento, il protocollo, che deve essere vangelo. Lì c’è scritto che enti sanitari hanno il diritto di esprimere l’ultimo parere. Se quest’ultimi decidono che quella partita non dev’essere giocata, noi dobbiamo fare un passo indietro. Ai club è chiesto di attenersi al protocollo, e l’unica cosa che non deve fare un club è spingere verso un ente per far rinviare la partita. In questo caso specifico, io non capisco come si possa essere arrivati a questo trambusto, perché l’ATS ha deciso che, in base a ciò che sta succedendo, giocare questa partita non ha senso. Non potremo mai avere uniformità su questi enti, hanno l’ultima parola, ma possono fare come vogliono.
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La verità è che il protocollo è stato scritto bene, ma non benissimo – ha evidenziato Biasin – Se oggi un ATS non interviene e sabato si va a giocare questa partita e succede qualcosa di imprevedibile, chi si prende la responsabilità ? L’unica cosa che bisogna verificare è che non ci siano spinte da parte dei club per rinviare le partite, in quel caso sarebbe gravissimo. Per arrivare in fondo a questa stagione, non bisogna fare polemiche a caso, ma bisogna soltanto capire qual è la situazione che non è bella. Soprattutto, secondo me è abbastanza ridicolo e un po’ grottesco il fatto che ci si metta fra noi a discutere di queste cose piccine, nel momento in cui nel mondo accadono determinate cose. Che ci siano decisioni diverse fra ASL e ASL è evidente, ma questo è un problema nato da un protocollo scritto in fretta e furia. Questa cosa qui non si può imputare però alle singole squadre”.