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Napoli

PAGELLE E TABELLINO ROMA-NAPOLI: Ibanez-Cristante coppia che scoppia. Mertens 100 e lode

Roma-Napoli, pagelle e tabellino del match valido per la 28esima giornata del campionato di Serie A TIM 2020/21

Il Napoli sbanca l’Olimpico con un 2-0 senza appello, meritato, contro una Roma che ancora una volta floppa clamorosamente contro una big. La Champions per i giallorossi ora diventa complicata mentre gli azzurri si rilanciano una volta di più con la grande prestazione di Mertens e Zielinski, oltre a Politano. Nella Roma malissimo quasi tutti, solo Pellegrini si rende un po’ più pericoloso, ma niente di che. Ibanez e Cristante dietro fanno disastri.

ROMA

Pau Lopez 5: sul gol da punizione di Mertens non è chiaro se veda partire subito il pallone, forse è un po’ lento a reagire e si fa bucare sul suo palo, ma la barriera non sembra posizionata neanche benissimo. E anche con i piedi il solito affanno.

Mancini 5: anche lui in affanno nel primo tempo, Politano non gli dà riferimenti ed è sempre sotto stress visto che Spinazzola sbaglia spesso in uscita. Nella ripresa Insigne gli lascia vedere solo la targa, di certo è il meno peggio però anche lui stasera non c’è.

Cristante 4,5: completamente spaesato. Mertens e Zielinski, e Politano quando si accentra, gli fanno girare la testa. Lui sbaglia parecchio anche in uscita, gioca un paio di palloni per certi versi agghiaccianti. Sul secondo gol molla la marcatura di Mertens che raddoppia di testa. Dormiente.

Ibanez 4: se Atene piange, Sparta non ride. Prova qualche sgroppata, ma poi quando deve ripartire sbaglia clamorosamente il retropassaggio. Commette il fallo del primo gol, si fa gabbare dal lancio lungo ciccando il pallone di testa e spalancando la porta a Politano.

Karsdorp 5: deve fare il guardiano di Insigne, resta basso e comunque si fa schiacciare troppo. Ok la prudenza, ma ogni tanto un po’ di personalità in più non guasterebbe e comunque non fa granché neanche in marcatura

Pellegrini 6: entra in partita tardissimo. Di qualità non se ne vede tantissima, se non a sprazzi, di sicuro ci mette l’impegno, prende qualche legnata ed è forte l’unico dal momento che gli altri compagni spesso neanche riescono a farsi fare fallo. Partita complicata, ma è anche sfortunato sul palo. Nella ripresa è tra i migliori della Roma. Dall’83’ Kumbulla sv

Diawara 5: quando ha il pallone lo gestisce anche discretamente, ma in pressione non recupera un pallone uno. Sbaglia quasi sempre i tempi del pressing e si fa saltare puntualmente, Zielinski lo fa impazzire. Dal 67′ Villar 6: dà sicuramente un po’ più di qualità nel giro palla, anche perché il Napoli si abbassa e non rischia granché.

Spinazzola 5: completamente fuori partita. In difesa è come imbambolato, perde una quantità industriale di possessi, poi in avanti non salta mai l’uomo e non si trova con El Shaarawy. Arriva sulla trequarti non sa che fare.

Pedro 4,5: avulso dalla partita. In riepigamente si vede pochissimo, non trova la posizione ed è quasi sempre anticipato, va spesso a vuoto quando deve pressare i difensori. Si trova in area il pallone giusto dell’1-2 ma lo manda in Curva Sud, come a Kiev. Poi quando esce prova a spiegarsi con Nuno Campos, non sembra molto felice in questo periodo. Dal 67′ Carles Perez 5,5: un po’ più frizzante, ma anche lui non trova spazi perché il Napoli si chiude bene.

El Shaarawy 5: si trova pochissimo con Spinazzola, non trova spazi, quando entra in area va sempre a sbattere contro gli avversari, che comunque sono bravi a raddoppiarlo costantemente e non lasciargli mai lo specchio della porta libero. Polveri bagnate.

Dzeko 5,5: nel primo tempo è senza dubbio il migliore, è costretto a fare il riferimento centrale in area – con un’ottima occasione in cui è molto bravo – e poi andare anche a dare una mano sulla sinistra, ma poi ovviamente in mezzo non c’è nessuno. Match complicato anche per lui, esce non in perfette condizioni. Dal 67′ Mayoral 5,5: si muove, ma mai in maniera incisiva sia con che senza il pallone.

All.: Paulo Fonseca 4: col senno di poi sono tutti bravi, per carità, però non legge benissimo la partita. A prescindere dagli uomini in campo, sembra prorio che la Roma non sappia che fare con la palla tra i piedi e non è una questione fisica. A non viaggiare era il pallone, non tanto le gambe. Poche alternative in costruzione e anche sugli esterni, oltre a un evidente gap mentale. Ma soprattutto uno scontro diretto che pesa come un macigno, il secondo consecutivo perso in casa dopo quello col Milan. Paulo, abbiamo un problema, bello grosso.

NAPOLI

Ospina 6,5 – Il suo timbro sul match lo mette a pochi minuti dall’intervallo con una gran parata dopo una bella girata al volo di Cristante. Non ha molte occasioni per mettersi in mostra, ma quando è chiamato in causa alza la manona e risponde presente.

Hysaj 6,5 – Composto e molto concentrato in una delle poche occasioni che ha per giocare nel suo ruolo naturale, complice la squalifica di Di Lorenzo. Senza sbavature, ottima gara anche per lui.

Maksimovic 6 – Con un Koulibaly a questo livello chiudere la cerniera difensiva è un gioco da ragazzi. Ci mette anche del suo, ci mancherebbe: in marcatura su Dzeko è sempre puntuale e concede poco margine all’avversario. Dall’86′ Manolas sv

Koulibaly 7 – Spettacolare nelle chiusure, in anticipo e in marcatura, un muro insuperabile che la sradica dai piedi degli avversari con qualsiasi mezzo noto a chi fa il suo mestiere. Di tanto in tanto si toglie anche lo sfizio delle sue proverbiali sgroppate in avanti, stavolta senza fare danni. Scusate se è poco.

Mario Rui 6,5 – La crescita di condizione e di prestazioni del Napoli sta restituendo a Gattuso anche la proverbiale catena di sinistra, quella in cui Insigne e il terzino di turno danno vita a un gioco di sovrapposizioni che è un fattore imprescindibile per questa squadra. Molto concentrato anche in fase difensiva.

Fabiàn 6,5 – Sopraffino e decisivo nel creare con Politano l’asse di centro-destra che spesso e volentieri apre in due la Roma nel primo tempo. Poi tira un po’ i remi in barca e cala insieme a tutta la squadra, ma quando serve c’è. In gran crescita in questo finale di stagione.

Demme 6,5 – Sempre essenziale, mai un disimpegno fuori posto e tantissima sostanza in un centrocampo decisamente ‘light’. Ha divelto – letteralmente – Bakayoko dal ruolo di totem di centrocampo. Con pieno merito.

Politano 6,5 – Ispirato, in fiducia, sempre nel vivo del gioco. La testa c’è e lo dimostra con l’assist del 2-0 a Mertens, visto con la coda dell’occhio quando aveva davanti anche un po’ di specchio. Mancini ne ha chiamati 38 ma non ha chiamato lui, nonostante gli 11 gol e i 5 assist stagionali. Cosa può fare più per meritare la convocazione? Dal 73′ Lozano sv

Zielinski 7 – La posizione a ridosso degli attaccanti lo sta esaltando come mai prima. Trova sempre lo spazio per far male, si infila tra le linee, imposta e crea superiorità numerica. La punizione dello 0-1 nasce da un suo sfondamento per vie centrali dove non poteva che essere abbattuto, ad un passo dall’area di rigore. Senza dubbio la sua miglior stagione azzurra, anche grazie a una maturità tattica e tecnica arrivata alla soglia dei 27 anni. Meraviglioso. Dal 73′ Elmas sv

Insigne 7 – Uomo ovunque, sempre fondamentale nel prendere palla nella sua metà campo e proporre cioccolatini che i compagni devono solo scartare. Riguardiamo la palla che recapita sulla testa di Politano per lo 0-2 di Mertens per capire quanto conti il suo lavoro in questa squadra, ben oltre le 13 segnature stagionali. Capitano, leader tecnico e molto, molto altro. Dall’86′ Bakayoko sv

Mertens 7,5 – Ormai quando la mette dentro la prima cosa è aggiornare il pallottoliere: 6 in Coppa Italia, 27 nelle coppe europee e in Serie A, con i due di stasera, sono 100 tondi tondi. Miglior marcatore nella storia del ‘Derby del Sole’ con una doppietta “atipica”: prima su punizione, poi addirittura di testa. Al posto giusto, nel momento giusto. Incontenibile. Dal 65′ Osimhen 6 – Pronti-via prende un calcione da Mancini che poteva anche valere un secondo giallo per il difensore romanista. Bravo a tenere palla, un po’ velleitario in ripiegamento ma comunque utile in un finale che poteva farsi convulso.

All. Gattuso 7 – Forse aveva davvero ragione, quando sosteneva che con la settimana-tipo e con tutti gli uomini a disposizione si sarebbe finalmente visto il “suo” Napoli. A giudicare dalle ultime 5 di campionato (4 vittorie e un’altra buttata via col Sassuolo), e soprattutto a giudicare la prestazione di stasera, potrebbe essere necessario rivalutare a 360 gradi il suo lavoro. Per ora parlano i numeri: quinto posto a -6 dalla seconda piazza, con una partita in meno. Per ora è un “cacciatore” molto agguerrito, ma se vince allo Stadium nel recupero può davvero diventare la lepre della corsa Champions. Staremo a vedere.

Arbitro: Di Bello 6: non ci sono grandi episodi da decifrare, il match fila liscissimo e con pochi fischi. Vede bene le poche situazioni potenzialmente controverse.

IL TABELLINO DI ROMA-NAPOLI 0-2

ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Cristante, Ibanez; Karsdorp, Pellegrini (83′ Kumbulla), Diawara (67′ Villar), Spinazzola; Pedro (67′ Perez), El Shaarawy; Dzeko (67′ Mayoral).
A disp.: Mirante, Fuzato, Santon, Reynolds, Fazio, Calafiori, Pastore.
All.: Paulo Fonseca

NAPOLI (4-2-3-1): Ospina; Hysaj, Maksimovic (86′ Manolas), Koulibaly, Mario Rui; Demme, Fabian Ruiz; Politano (73′ Lozano), Zielinski (73′ Elmas), Insigne (86′ Bakayoko); Mertens (66′ Osimhen).
A disp.: Meret, Contini, Cioffi, Zedadka, Costanzo.
All.: Gennaro Gattuso

Arbitro: Di Bello
Assistenti: Peretti – Paganessi
IV Uomo: Ayroldi
Var: Di Paolo
AVar: Cecconi

Marcatori: 26′, 34′ Mertens

NOTE Ammoniti: 26′ Ibanez, 46′ Mancini, 49′ Zielinski, 59′ Diawara, 63′ El Shaarawy, 78′ Ospina, 85′ Villar, 91′ Osimhen

Francesco Iucca and Antonio Papa

Giornalista pubblicista, dal 2013 inseguo un sogno. Sempre alla ricerca di 'cosa c'è dietro'. Tengo alla lontana quelli che 'Il calcio è solo un gioco', ma Roger Federer è il mio dio. Totalmente dipendente dal calciomercato e dall'adrenalina dell'ultimo giorno. Amo la musica, cantante a tempo perso.

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