Cobolli Gigli è intervenuto alla Tv di Calciomercato.it all’indomani del ko della Juventus, della quale è stato presidente, contro il Benevento. Dal futuro di Cristiano Ronaldo al ritorno di Massimiliano Allegri, ecco le sue parole
“Il gol di Gaich? Siamo stati dei polli… La Juventus ha il vizio di perdere la palla davanti la porta”. Intervenuto a CMIT TV, l’ex presidente bianconero Cobolli Gigli ‘bastona’ la squadra di Pirlo all’indomani del clamoroso quanto meritato ko casalingo col Benevento che chiude il discorso scudetto.
Alla TV di Calciomercato.it Cobolli Gigli ha escluso il ritorno di Allegri sulla panchina juventina: “Ieri ho rivisto con grande piacere Allegri in televisione. È un allenatore e una persona piacevole. Ciò nonostante, resto dell’idea che i ritorni sarebbe meglio evitarli. Capisco bene che Pirlo non sia ancora un grande allenatore, ma continuerei ad insistere su di lui: una grande squadra come la Juventus deve essere coerente nelle proprie scelte. E poi, non credo che Allegri tornerebbe a Torino. Rimpiango il fatto che se ne sia andato, per carità: i ritorni, però, danno l’idea di qualcosa che non funziona”. Ecco le sue dichiarazioni a CMIT TV.
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Calciomercato Juventus, Cobolli Gigli: “Ammissione eccessiva di errore se Ronaldo venisse svenduto”
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L’ex presidente de ‘La Vecchia Signora’ ha anche risposto sul futuro di Cristiano Ronaldo, ipotizzando il divorzio a fine stagione: “Non ho nulla contro di lui, è uno dei più grandi al mondo. Per me non doveva venire alla Juventus, ma svenderlo sarebbe un’ammissione di colpa eccessiva per la Juventus. Ad ogni modo, è meglio che adesso, Ronaldo e la Juventus si salutino in amicizia e risparmiare quegli 80-90 milioni di euro che la società impegna ogni anno. E magari, utilizzarli per costruire una squadra fatta per esaltare Dybala. Altrimenti bisognerebbe vendere anche lui: non si può vivere una situazione di tale incertezza. Con Sarri, ha fatto ottime cose e Pirlo dovrebbe cercare di capire se può far diventare l’argentino il vero numero dieci della Juventus. Che è anche quello che manca a questa squadra”.
LE PAROLE DI PARATICI – “Mi hanno ricordato molto quelle di John Elkann a ‘Porta a Porta’: è vero, la Juventus ha vinto comunque nove scudetti e ci sta non vincere, ma detto da Elkann e poi ripetuto da Paratici mi suona un po’ come una giustificazione. La Juve ha bisogno di un progetto e decidere le diverse pietre miliari: la prima è cosa fare di Dybala. Può diventare il centro nevralgico della squadra. Poi, bisognerà capire quale squadra in Europa può accollarsi i 31 milioni di euro netti di stipendio che percepisce Cristiano Ronaldo”.
ARTHUR – “Per la Juve è difficile ripetere il centrocampo del livello di Pogba, Pirlo, Vidal e Marchisio. Non è facile, però, giudicare Arthur: non è al massimo della sua forma, perché è reduce da un infortunio, e non va colpevolizzato troppo. Può diventare un buon giocatore per la mediana della Juventus, che ha comunque bisogno di qualche rinforzo”.