La Juventus ieri ha dovuto registrare un brutto stop in casa contro il Benevento. Non mancano grandi critiche per Cristiano Ronaldo dopo la prestazione di ieri
La Juventus aveva assolutamente bisogno di tre punti per credere nella rimonta scudetto. I bianconeri, invece, hanno subito una brutta sconfitta casalinga contro il Benevento. Un KO che complica terribilmente i piani in campionato e allontana le ambizioni di primo posto in classifica. Gaich ha steso i bianconeri e le critiche di certo non mancano nelle ultime ore.
In particolare, uno dei nomi principali più chiacchierati da tifosi e addetti ai lavori resta sempre Cristiano Ronaldo. Le discussioni sul futuro del portoghese e sul possibile ritorno al Real Madrid sono sempre presenti e intanto ieri, dopo l’ottima tripletta contro il Cagliari, l’attaccante è rimasto a secco. Sconfitta e nessun gol per il bomber ex Real Madrid che non è riuscito a trascinare i suoi verso la vittoria. Mario Sconcerti, noto giornalista, nella sua consueta analisi sul ‘Corriere della Sera’, ha fatto il punto della situazione sull’apporto dato dal portoghese durante la partita di ieri.
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Juventus, Sconcerti critica i bianconeri dopo il KO contro il Benevento: frecciata a Ronaldo
Nel suo editoriale, Sconcerti parla di “idea sbagliata” nella costruzione della rosa e del progetto bianconero. Il giornalista sostiene che la Juventus avrebbe potuto in diversi casi concretizzare le tante occasioni e che viceversa il Benevento abbia tirato solo una volta in porta. Dito puntato contro la mancanza di equilibrio del club bianconero e in quadro del genere, Cristiano Ronaldo viene definito come “maggiordomo delle crepe sui muri, grande classe, servizio inutile perché gli ospiti scappano”.
L’analisi è impietosa anche verso la società e sulla scelta di Andrea Pirlo: “La mia impressione è che stavolta si sia cercato un colpevole corretto fin da inizio stagione. Pirlo era perfetto, per giovane ambizione e disponibilità a prendersi responsabilità. Oggi è fuori misura fino a dare colpe ai giocatori, cosa che fa un vecchio collega, non il primo ufficiale. Pirlo distrugge quello che la società sapeva maturo per essere distrutto”.