C’è l’ingombrante ombra di Massimiliano Allegri che aleggia sulla testa di Andrea Pirlo e sulla panchina della Juventus
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La tempestiva intervista di Massimiliano Allegri, arrivata dopo la debacle di domenica scorsa contro il Benevento, ha fatto subito pensare ad un possibile ritorno alla Juventus al posto dell’attuale allenatore, Andrea Pirlo, dopo due stagioni di stop. La voglia di rientrare nel giro è tanta per il 53enne tecnico livornese e le piste che porta al Napoli per sostituire Gennaro Gattuso e, soprattutto, alla Roma del post Paulo Fonseca restano più che vive. Ma è chiaro che, con la panchina dei bianconeri libera, il suo nome venga accostato con forza al club del presidente Andrea Agnelli. Senza sottovalutare la questione economica, come sostiene il giornalista, e nostro opinionista, Fabrizio Biasin, ai microfoni di ‘Tutti Convocati’ su ‘Radio 24’. “Allegri, secondo me, ha tante possibilità di tornare alla Juventus ora. Ricordiamoci che vuole almeno i sui 7 milioni di euro all’anno e non tutte le squadre possono permettersi questo ingaggio”. Non è, però, escluso che l’ex trainer del Milan possa accontentarsi anche di una cifra inferiore e di una squadra che non disputi la prossima edizione della Champions League.
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Calciomercato Juventus, in bilico Paratici e Nedved
Oltre alla questione allenatore, il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, dovrà risolvere anche la questione legata al futuro della dirigenza. Il chief football officer, Fabio Paratici, è in scadenza di contratto alla fine della stagione in corso, e, allo stato attuale, non si sta parlando di un eventuale prolungamento. In discussione anche il vice presidente, Pavel Nedved. “Mi sorprenderebbe se restassero – il parere di Biasin – Sono in discussione, perché hanno speso molto e aumentato il monte ingaggi per arrivare a una squadra più debole di quella costruita da Beppe Marotta (attuale amministratore delegato dell’Inter, ndr)”. Tutto dipenderà da come finirà la stagione attualmente in corso. Senza raggiungere gli obiettivi rimasti, posto nella prossima edizione della Champions League e/o conquista della Coppa Italia contro l’Atalanta, la situazione potrebbe radicalmente cambiare e la rivoluzione sarebbe l’unica via per ripartire.