Maurizio Crosetti è intervenuto a CMIT TV per parlare del momento della Juventus di Pirlo e in particolare di Cristiano Ronaldo
A CMIT TV, è intervenuto Maurizio Crosetti, giornalista de ‘La Repubblica’, per parlare della Juventus di Andrea Pirlo e del futuro di Cristiano Ronaldo. Ma non solo. Focus, poi, anche sulla dirigenza e Paulo Dybala. Ecco le sue dichiarazioni. Per seguire e interagire in DIRETTA sulle ultime di Calciomercato ISCRIVITI al canale YouTube!
RONALDO – “Pesa tantissimo sul bilancio. Quasi 90 milioni di euro di ammortamento annuale lordi, ma pesa tanto anche nei numeri. Ha segnato tanto, ma non è riuscito a portare questi gol per fare la differenza in Europa: la Juventus senza Ronaldo ha fatto più che con lui e questo è oggettivo. Però, alla fine della fiera, è una delle poche cose che funzionano, anche se non così tanto da rendere la Juventus dominatrice in campionato e regina d’Europa. Però alla fine se devi scegliere le cose che non funzionano, non puoi scegliere Ronaldo: ti ricoverano. Se poi fai un discorso in prospettiva: l’età, il costo d’ammortamento, il fatto che non ha più mercato, il fatto che se non è servito fino ad ora, è difficile pensare che la Juventus diventi una squadra in grado di vincere la Champions League. Sarà tanto se tornerà una squadra in grado di vincere lo scudetto. Ronaldo non è un problema, anche se è un problema dal primo giorno. Ha condizionato gli altri, ha schiacciato il bilancio, lo ha compresso, lo ha fatto diventare difficile da sostenere”.
DYBALA – “E non dimentichiamo che ha cancellato Dybala dalla Juventus, nonostante gli infortuni. Se verrà venduto? È un altro anello debole della catena e penso che sia un peccato. Il talento andrebbe sempre messo al primo posto tra le scelte. Ronaldo è un problema per quanto condiziona. Lo faceva anche nel Real Madrid… Qua, secondo me, è tutta una costruzione un po’ asimmetrica, dove le cose si tengono insieme male, di cui Ronaldo è il pezzo principale. Poi provi a schiacciare gli altri pezzi e non tutti funzionano: è strano”.
DIRIGENZA – “Nedved? Mi ha convinto, ma per lui è il 100%. Mi verrebbe da dire che ha confermato Pirlo e Ronaldo. Manca un particolare: qualcuno che confermi Nedved. Chi rischia di più? Si trovano tutti in una posizione particolare. Se Sarri non era stato scelto da Agnelli, invece Pirlo è stato scelto da lui e Nedved, che sono in simbiosi. L’anello più debole è Paratici, mentre Pirlo lo potrebbe diventare come tutti gli allenatori che perdono. In questo gioco di equilibrio, chi sta più al caldo è Nedved, e poi dopo c’è Pirlo. Certo che se poi finisce male l’annata della Juve, c’è la realtà e poi, di fronte all’indifendibile, anche un presidente non difende. La sensazione è che comunque Pirlo, Nedved e Paratici saranno difesi più che in un’altra società”.
SARRI – “Manca anche Sarri? Sì, è un allenatore che ha progettato o fatto molto, era inadatto alla Juventus. Ma andiamoci cauti a decidere chi sia adatto a cosa. Se Sarri resta in Italia? Direi di sì. Penso alla Roma… Si è pentito della Juventus? Non credo si sia pentito. Quando ti arriva quell’offerta vai e provi a dimostrare le tue qualità. Sarebbe stato peggio non andare e restare col rimpianto”.
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