Pessina continua ad essere nel mirino del Milan. Il centrocampista potrebbe prende il posto di Brahim Diaz, arrivato la scorsa estate in prestito secco dal Real Madrid
Il Milan è alle prese con le trattative relative ai rinnovi di Hakan Calhanoglu e Gigio Donnarumma ma allo stesso tempo guarda al mercato per rafforzare la rosa in vista della prossima stagione. La sensazione è che l’obiettivo primario, oltre a confermare Tomori, che costerà ben 28 milioni di euro, sia quello di acquistare un esterno di destra, che possa alzare il livello, mantenendo in rosa Alexis Saelemaekers, e una punta centrale, da affiancare a Zlatan Ibrahimovic.
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Poi si proverà a puntellare la rosa con le occasioni che offrirà il mercato. Bisognerà capire se Brahim Diaz rimarrà ancora un anno: l’ipotesi di rinnovare il prestito è una strada percorribile ma solo l’incontro che si terrà tra Real e Milan, prima della chiusura della stagione, potrà fare chiarezza in merito. Se dovesse far ritorno in Spagna, servirà chiaramente un sostituto a prezzi non altissimi.
Calciomercato Milan, occasione Pessina
In questi giorni è tornata di moda la possibilità di riportare a casa, Pessina. Il centrocampista di proprietà dell’Atalanta sta continuando a far bene sotto la gestione Gasperini e in estate potrebbe cambiare aria, ad un prezzo non altissimo. Per il Milan potrebbe davvero essere un affare visto che i rossoneri hanno diritto al 50% della futura rivendita del calciatore e di conseguenza potrebbe essere acquistato per la metà. La valutazione fatti di Pessina è di 15 milioni di euro.
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In giornata, nel frattempo, sono arrivate le dichiarazioni di Gasperini, che ha fatto capire che sono troppi i trequartisti in rosa e il sacrificato, alla fine, nonostante l’apprezzamento del mister, visto la situazione contrattuale, potrebbe essere proprio Pessina: “Sul piano numerico serve avere equilibrio in tutti i reparti. A Verona giocavamo con 4 uomini d’attacco ed è già un’eccezione rispetto ai soliti 3. Poi sono entrati Pasalic, Ilicic e Kovalenko. E c’era Lammers in panchina. Qui ci sono ragazzi eccezionali, ma queste situazioni sono molto pericolose per l’allenatore. Otto giocatori sono troppi. E non c’è più Gomez” .