Caos in Liga attorno al caso Cala-Diakhaby in Cadice-Valencia. Il difensore spagnolo accusato di razzismo nega tutto: la replica del club e del francese
Un episodio che continua e continuerà a far discutere. Nell’ultimo turno di Liga, più che dei risultati sul campo, si è discusso di quanto accaduto in Cadice-Valencia, con il difensore degli ospiti Diakhaby che ha deciso di lasciare il terreno di gioco dopo denunciato di aver subito un insulto razzista. Lo stesso centrale francese, attraverso i social, ha voluto fare chiarezza. “Voglio parlare di quanto accaduto domenica a Cadice. Ora sono più tranquillo dopo qualche giorno e voglio parlare. Un giocatore mi ha detto ‘ne**o di m**da’. Non si può passare oltre a queste parole. Io e i miei compagni abbiamo deciso di uscire dal campo. È stata una decisione giusta. Poi uno dei loro giocatori ha chiesto a uno dei nostri se saremmo tornati in campo in caso Cala si fosse scusato. Abbiamo detto di no, che le cose non funzionano così, che non puoi fare qualcosa e scusarti e finirla lì. Oggi mi sento bene, ma quelle parole mi hanno fatto molto male. Spero che la federazione prenda sanzioni. Voglio ringraziare il club, i miei compagni e lo staff per l’appoggio che mi hanno dato”.
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Dopo le parole di Diakhaby, è arrivata la replica del diretto interessato, il difensore del Cadice Juan Cala, accusato appunto di aver pronunciato le frasi razziste. Il giocatore ha definito “Un circo quanto sta accadendo. Ci sono due opzioni. O Diakhaby ha capito male o si è inventato tutto. Ho il totale appoggio del mio club. Io non ho mai detto nulla di simile. Se mi verrà detto il giocatore del Cadice che ha affermato ‘Se Cala si scusa torniamo in campo’ lascio il calcio domani stesso. Sto passando un linciaggio pubblico deve esistere la presunzione d’innocenza. Denuncerò il presidente del Valencia per vie legali”.
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Il Valencia però non ci sta. Il club ha emanato un comunicato ufficiale rivolto direttamente al difensore del Cadice: “Non gli crediamo. Ha perso una grande opportunità di accettare l’errore e prendersi la colpa. E inoltre ha attaccato Diakhaby e il club. Il Valencia crede completamente nel suo giocatore a cui dà totale appoggio. Il club, il suo presidente e Mouctar Diakhaby mantengono la convinzione di andare avanti per il bene del calcio e dimostrare l’errore, lottando contro il razzismo”.
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