Coronavirus, il report settimanale della Fondazione GIMBE: ancora a rilento la campagna vaccinale, ospedali e terapie intensive in crisi
Nuovo report settimanale della Fondazione GIMBE sull’andamento dell’epidemia di coronavirus nel nostro paese. Numeri in lieve calo, rispetto ai sette giorni precedenti, per quanto riguarda i decessi e gli attuali positivi, ma la pressione sugli ospedali resta notevole e la campagna vaccinale prosegue a rilento.
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Nei sette giorni dal 31 marzo al 6 aprile, rispetto ai sette precedenti, diminuiscono i nuovi casi (125.695 vs 141.396), ma è un dato da ascrivere parzialmente alla riduzione dei tamponi (-128.141 test effettuati). Scendono lievemente anche i morti (2.868 vs 3.000) e i casi attualmente positivi (555.705 vs 562.832). Restano tuttavia stabili i ricoveri ospedalieri (29.337 vs 29.231) e le terapie intensive (3.743 vs 3.716). 8 regioni sono sopra la soglia di allerta per i ricoveri, ben 14 lo sono per quella delle terapie intensive. Un andamento che non permette di ipotizzare al momento allentamenti della guardia.
Numeri critici anche dal punto di vista della campagna vaccinale. Nelle ultime due settimane consegnate 4,37 milioni di dosi, a questo ritmo nei prossimi due mesi sarà impossibile, secondo il report, giungere alle 500mila vaccinazioni al giorno, con in più ulteriori rallentamenti previsti per il caso Astrazeneca. Al momento, lontani anche dalle 300mila somministrazioni previste per fine marzo: la media degli ultimi 7 giorni è di 193.021. Ancora in ritardo, oltretutto, la vaccinazione degli Over 80 (65,4% con almeno una dose) e della fascia 70-79 anni (16,5%).