Ieri il talento della Roma, Nicolò Zaniolo, è stato visitato in Austria dal professor Fink al ginocchio operato a settembre: ecco l’esito
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Il recupero di Nicolò Zaniolo procede, ma l’Europeo resta un obiettivo irraggiungibile. L’infortunio al crociato riportato a settembre, sull’altro ginocchio rispetto a quello di gennaio 2020, gli farà perdere la rassegna continentale che partirà a giugno. Non perché Zaniolo non stia bene, ma perché ci vorrà ancora qualche altra settimana per vederlo rientrare in gruppo con la prima squadra e, poi, anche in partite ufficiali. Ieri c’è stato il consueto controllo in Austria con il professor Fink, che lo ha operato a settembre e che lo sta tenendo sotto controllo costantemente. La visita è andata molto bene, tutto come previsto, il ginocchio è forte e sta recuperando anche la muscolatura, riportano indiscrezioni raccolte da Calciomercato.it. Ma non ha ancora recuperato la piena potenza rispetto all’altro, che così rischia di essere sovraccaricato. Il diktat è procedere con estrema calma senza bruciare le tappe, come in realtà si era detto dall’inizio. Al momento dell’operazione, Fink aveva comunque consigliato 8-9 mesi di stop. Inoltre, Zaniolo è stato costretto a casa per tanti giorni dal Covid e questo ha, purtroppo, rallentato il percorso.
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Per questo, ora il giocatore della Roma dovrà recuperare in qualche modo quei giorni trascorsi ad allenarsi in casa, ma le tempistiche parlano di ancora due settimane senza grandi contrasti e di allenamenti con la Primavera di Alberto De Rossi. Tra circa un mese, potrebbe arrivare il via libera definitivo di Fink, con cui nel frattempo ci sarà un altro confronto diretto. Questo vuol dire che a inizio maggio, con la Spal l’8 o nelle previsioni più ottimistiche una settimana prima con la Juve, Zaniolo potrebbe anche scendere in campo nel campionato Primavera. Poi, lo step successivo sarà il rientro in pianta stabile anche con la squadra di Fonseca. E ritrovare almeno qualche minuto nelle ultime due o tre giornate di Serie A. Ma, a quel punto, mancheranno praticamente tre settimane all’Europeo: decisamente troppo poco per pensare di far parte di una competizione così importante e tosta.
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Con queste tempistiche di rientro, saranno passati 8 mesi dall’infortunio, come programmato dal professor Fink a settembre. Quindi la tabella di marcia è stata sostanzialmente rispettata, con il ritardo causato dal contagio di Zaniolo, che comunque non ha cambiato le carte in tavola sulla partecipazione all’Europeo. Mancini era stato già chiaro diversi giorni fa: “Non rischieremo, lo prenderò in considerazione solo se sarà al massimo”. Il ct ha fatto sempre sentire il suo supporto al ragazzo, lo ha aspettato con la priorità di non mettergli fretta e permettergli così di recuperare serenamente e al meglio. Gli ultimi colloqui tra l’allenatore della Nazionale e il gioiello della Roma andavano già in questa direzione, ovvero non rischiare e puntare invece con decisione a tornare al massimo per la preparazione estiva con i giallorossi e mettere nel mirino il Mondiale in Qatar nel 2022. Zaniolo è giovane, ha compiuto 22 anni a luglio, siamo tutti sicuri che avrà tempo e modo per rifarsi con gli interessi.