Il presidente dell’Uefa Ceferin è tornato a parlare dalla sede del Congresso di Montreux ancora contro il progetto Superlega
Dalla sede del Congretto di Montreux, dopo il numero della Fifa Infantino il presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin torna a scagliarsi contro i club che hanno dato vita in queste ore ufficialmente alla Superlega. “Il calcio non appartiene a nessuno. O meglio, appartiene a tutti, perché il calcio fa parte del nostro patrimonio. Rispetto per la storia. Rispetto per la tradizione. Rispetto per gli altri. Questo significa qualcosa. I club che pensano di essere grandi e intoccabili oggi dovrebbero ricordare da dove vengono. E dovrebbero rendersi conto che se sono oggi delle grandi in Europa, è in parte grazie alla Uefa. Dov’era il Manchester United prima dell’arrivo di sir Alex? E dov’era la Juventus 15 anni fa? Credo che molti lo sapranno, in Serie B”.
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Ceferin ha poi continuato: “Abbiamo bisogno di squadre come l’Atalanta, la Dinamo Zagabria. Se il calcio europeo è al massimo livello mondiale sia per quanto riguarda i club che le nazionali, lo deve in gran parte alla sua diversità. Bisogna che il sogno resti vivo per tutti. Avete fatto un grande errore, ma siete ancora in tempo per cambiare idea. Con la Super League stanno provando a privatizzare il calcio. Ma siamo pronti, li aspettavamo anche se non sapevamo quando sarebbero arrivati. I governi, i tifosi, i media sono con noi. Gli permetteremo di prendere il calcio? No, credetemi, è una partita che non possiamo perdere”.
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