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Superlega | Perez: “Il monopolio è finito. Vogliamo salvare il calcio. Esclusioni? Solo minacce”

Le parole di Florentino Perez, in merito alla creazione della Superlega. Ecco le dichiarazioni del numero uno del Real Madrid e primo presente della lega

Florentino Perez, primo promotore e presidente della Superlega, è intervenuto a ‘El Chiringuito TV’. Le parole del numero uno del Real Madrid in merito alla nascita della nuova competizione, che vedrà coinvolte anche Milan, Inter e Juventus.

“I maggiori club di Inghilterra, Spagna e Italia sono stati chiamati a trovare una soluzione alla brutta situazione che sta attraversando il calcio – esordisce – Siamo giunti alla conclusione che facendo la Super League invece della Champions League avremmo potuto recuperare gli introiti persi. Quando non hai entrate oltre la tv, l’unico modo è giocare partite più competitive durante la settimana”.

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NUOVO CALCIO – “Il calcio deve adattarsi ai tempi in cui viviamo. Il calcio stava perdendo interesse… È venuta in mente a tutti noi. Invece di fare la Champions League, che stava perdendo interesse … Era lo stesso nel 1950 con Santiago Bernabéu, che si oppose alla creazione della Coppa dei Campioni e poi cambiò il calcio. Ci sarà attrazione nel vedere giocare le grandi, ci sarà più competitività”.

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PIU’ SOLDI – “Un Real-Manchester o Barcellona-Milan attrae di più che un match contro una squadra modesta che partecipa alla Champions League”.

ALTRI CLUB: “Sono 15 le squadre che generano valore per le televisioni e cinque arriveranno per meriti sportivi. Siviglia? Potrà accedere, non è una lega chiusa. Crediamo nel merito delle squadre, che lottano per essere degne di giocare una competizione come questa. Ma quello che dà soldi è questo, e poi siamo solidali. La UEFA ci dà 120-130 milioni, con la Superlega sono 400. Sì, noi generiamo quei soldi… Lo stiamo facendo per salvare il calcio”.

NUOVO FORMATO UEFA – “La UEFA stava lavorando a un altro formato, quello presentato oggi, che con tutto il rispetto… non capisco. Non c’è nessuno che lo capisce. Non produce il reddito per salvare il calcio. Adesso vogliamo salvare il calcio per vivere sereni, senza stress. La situazione è molto drammatica”.

DATE  – “Appena possibile … Parleremo con UEFA e FIFA. Vediamo come si accede a quei cinque posti… Non so perché si arrabbiano. Abbiamo detto nel comunicato che parleremo con la UEFA”.

UEFA – “E’ un monopolio, dovrebbe essere più trasparente. Vogliamo davvero salvare il calcio. Sono entrato nel 2000 per salvare il Real Madrid da una brutta situazione, l’ho fatto garantendo 145 milioni. Non c’è nessun interesse finanziario personale”.

ESCLUSIONI – “Sono minacce da qualcuno che scambia un monopolio per la proprietà. Non dobbiamo minacciare, ma dialogare. Abbiamo offerto un formato che crediamo possa salvare il calcio. La UEFA non si è distinta per la sua trasparenza. I monopoli sono finiti. Il calcio sta per andare in bancarotta”.

ITALIANE – “I 15 club fondatori sono quelli che contano di più in termini di intrattenimento, altri, come il Napoli o la Roma, avranno la loro possibilità se non quest’anno, il prossimo”.

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