Caos Superlega, da Downing Street, residenza di Boris Johnson, arriva una replica ad Andrea Agnelli in merito al legame tra la Brexit e l’uscita dei club inglesi
Era stata annunciata in pompa magna nella mezzanotte di lunedì. Ora però la Superlega non esiste più. Lo ha ufficializzato in mattinata Andrea Agnelli e nel corso della giornata i vari club rimasti hanno ufficializzato il proprio addio dopo che le sei squadre inglesi ieri hanno annunciato la rinuncia al progetto. Le parole del presidente della Juventus non sono però piaciute in quel di Downing Street, residenza del primo ministro britannico Boris Johnson. Da Londra hanno rigettato le affermazioni di Agnelli, secondo cui l’opposizione di Johnson sarebbe stata motivata dal timore che il coinvolgimento dei sei club inglesi in un’iniziativa europea potesse essere interpretata come uno schiaffo “alla Brexit”. Per seguire e interagire in DIRETTA sulle ultime di Calciomercato ISCRIVITI al canale YOUTUBE!
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“Il Primo Ministro – ha replicato un portavoce di Johnson – ha messo molto bene in chiaro i motivi cui il governo è intervenuto, entrando in azione affinché i sei club si ritirassero dal progetto. Ragioni che hanno a che fare con l’importanza che il calcio ha al cuore delle nostre comunità in giro per il Paese”.
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