Beppe Marotta ha commentato la questione della lettera di alcuni club di Serie A che chiederebbero sanzioni per le società della Superlega e per i dirigenti nel consiglio
In queste ore c’è parecchio movimento all’interno della Lega Serie A, soprattutto nei confronti dei tre club ‘dissidenti’ che hanno fatto parte del progetto Superlega. È spuntata infatti una lettera firmata da 11 club che vorrebbero delle sanzioni importanti ai danni di Inter, Juventus e Milan. Poco prima del fischio d’inizio del match col Verona, ne ha parlato a ‘Dazn’ l’ad nerazzurro Giuseppe Marotta: “Ufficialmente non sappiamo niente, non abbiamo ricevuto niente e non ne conosciamo il contenuto, abbiamo appreso dagli organi di informazione. Siamo in un momento tragico del calcio, in un momento di litigiosità estrema che nasconde il vero problema: la sostenibilità. È un modello di calcio che non funziona e non dà garanzie anche a seguito della pandemia. Auspico che invece che solo parlare e discutere si possa parlare invece di riforme, format diversi e un professionismo ridotto, che porterebbe a una riduzione dei costi”.
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Marotta ha poi commentato anche le parole di Conte sul finale di stagione: “Ha sottolineato che alcuni ragazzi non hanno mai subito certe pressioni, dobbiamo avere la forza di non guardare la classifica. Il destino è nella nostra testa”. Non solo, perché poi è arrivato anche il pensiero sulla richiesta di chiarezza da parte del tecnico salentino: “Condivido il concetto della massima concentrazione in questo finale, ma anche il concetto della chiarezza. È una dichiarazione onesta di un allenatore che al temine della stagione chiede i programmi della società. I programmi sono difficili da stilare per tutti, c’è incertezza, a tempo debito è giusto che ci si ritrovi e la proprietà esponga i programmi futuri”.