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Morte Maradona, El Pibe de oro poteva essere salvato | Il responso dei medici

La morte di Maradona poteva essere evitata, questo quanto si evince dal rapporto di alcuni esperti dopo l’inchiesta della procura

Con un documento di 70 pagine, e composto da 13 punti, gli esperti convocati dalla Procura generale di San Isidro hanno detto la loro sulla morte di Diego Armando Maradona, avvenuto a causa di un arresto cardiaco. Venuto a mancare il 25 novembre, a soli 60 anni (appena compiuti), El Pibe de Oro, secondo quanto dicono gli esperti, poteva essere salvato. LEGGI ANCHE >>> Calciomercato Juventus, smacco all’Inter | Colpo gratis e clausola da 100 milioni

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Morte Maradona, i medici: “Con un altro ricovero poteva essere salvato”

Stadio Maradona (getty images)
Maradona © Getty Images

“Un comportamento inadeguato, sconsiderato e carente”, questo si evince dal rapporto arrivato in mano della Procura dopo la morte di Maradona. “Avrebbe avuto maggiori possibilità di sopravvivenza se fosse stato ricoverato in un centro sanitario polivalente”, si legge ancora. E quindi, dall’8 marzo, giorno in cui sono iniziati i lavori, emergono ancora delle novità per l’ex Napoli.

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Maradona era sicuramente “un paziente complesso con molteplici patologie e che non era in pieno uso delle sue facoltà mentali al momento della dimissione dall’ultimo ricovero”, dicono gli esperti, secondo cui “i segni di pericolo di vita presentati dal paziente sono stati ignorati”. Oltretutto a chi ha fatto innamorare del calcio milioni di persone è stato somministrato “un farmaco controindicato per i pazienti con disturbi cardiaci”.

Murales dedicato a Maradona (@Calciomercato.it)

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“Non si può escludere – spiegano nel documento – che il farmaco abbia avuto un’incidenza sull’esito fatale”. I firmatari aggiungono anche che l’equipe medica ha “abbandonato” Maradona al suo destino, “senza modificare il piano medico-assistenziale in base alle condizioni del paziente”. L’accusa nei confronti del suo medico, poi, è chiara: “La storia medica tracciata dal medico curante non appare conforme alle buone pratiche dell’arte della guarigione”.

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