Roma, il retroscena di Lippi sul passato e la possibilità di diventare tecnico dei giallorossi e poi il commento sulla Superlega
Nessun commento sulla Juventus, parole di elogio alla Nazionale e a Mancini, bravo a lanciare i giovani in un campionato dove ci sono tanti stranieri. E poi il retroscena sulla Roma. Tutto questo è Marcello Lippi, intervistato da ‘Dagospia’, che ha raccontato retroscena sul passato e ha lasciato diversi pareri sul campionato, la Superlega sfumata e il prossimo Europeo. “Mio nipote è nato a Roma e tifoso romanista, mi sarebbe piaciuto allenare i giallorossi, ma la storia è andata diversamente”. Per seguire e interagire in DIRETTA sulle ultime di Calciomercato ISCRIVITI al canale YouTube
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Lippi ha poi parlato anche di Superlega, criticando aspramente la decisione dei tre club italiani di aderire all’iniziativa, poi tramontata. “Appena ho sentito la notizia ho avuto sommo fastidio. Poi, riflettendoci, ho messo a fuoco una circostanza: a parte due o tre, la maggioranza dei proprietari dei 12 club promotori, sono arabi russi, americani, cinesi, non consci di come viviamo carnalmente il calcio, quindi non potevano immaginare le barricate dei tifosi”.
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