Gabriele Marcotti ha parlato CMIT TV: da Mourinho a de Gea, passando per l’interesse inglese per Sarri, Allegri e Conte
Intervenuto a CMIT TV il giornalista di ESPN Gabriel Marcotti ha parlato dell’arrivo di Mourinho alla Roma e non solo. “Mourinho è visto come uno che è stato grande. E’ definito toxic, velenoso per le sue ultime esperienze. In questo momento non avrebbe avuto una possibilità in una big inglese. La Roma ha approfittato del fatto che era pronto a rimettersi in gioco”.
In giallorosso ritroverà due calciatori come Mkhitaryan e Smalling con i quali allo United non ha avuto un buon rapporto: “Mkhitaryan fu acquistato da Mourinho, ci si aspettava grandi cose da lui e quando lo United ha iniziato ad andare male molti hanno puntato il dito contro Mourinho. Poi c’è stato lo scambio con Sanchez e Mou non ha fatto nulla per trattenerlo. Diverso il caso di Smalling: stava già allo United, ma non giocava molto neanche prima. Era uno del gruppo non un titolare”. Le ultimissime di calciomercato: clicca qui!
Tra le voci sulla Roma c’è de Gea: “Ha un ingaggio mostruoso con il Manchester United. Il club se ne libererebbe volentieri per l’ingaggio e per Henderson. Lo spagnolo guadagna circa 8 milioni di euro netti all’anno che è uno sproposito e non li merita: a mio avviso non è neanche lontanamente tra i primi dieci al mondo al momento. A meno che non si fa uno di quei prestiti con lo United che pagherebbe parte dell’ingaggio”.
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Si parla poi delle panchine della Premier e della possibilità di vedere un italiano in Inghilterra. “Conta molto la percezione. Il Tottenham avrà sicuramente un nuovo allenatore, secondo me invece Arteta all’Arsenal verrà confermato. Sarri non gode di una buona reputazione in Inghilterra, magari ingiustamente. Trovo improbabile che possa presentarsi su una grande panchina inglese. Il nome che viene fuori spesso è Max Allegri, ma magari se sei Allegri non punti sul Tottenham che non è a livello di United o Psg. Altro nome è quello di Antonio Conte qualora non rinnovasse con l’Inter e andasse via. Il problema è che anche Conte non ha una grandissima reputazione all’estero o meglio non è alta come lo è in Italia. Ha la ‘fama’ di rompiballe e questo spaventa molto”.
Infine sulla Superlega: “L’esclusione dalle coppe è la sanzione massima. Bisognerebbe fare tutto l’iter disciplinare per la violazione dell’articolo 51. In questo momento si cerca di patteggiare con le squadre che si sono tirate fuori: con le sei inglesi e l’Atletico Madrid lo hanno già fatto, sperano di riuscirci anche con l’Inter. Vogliono arrivare a 9 squadre perché di fatto con tre squadre la Superlega è finita. I club si sentono in una botte di ferro, ma se perdi pezzi per strada diventa più difficile”.
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