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Europa league

PAGELLE E TABELLINO DI ROMA-MANCHESTER: Pellegrini carica, Pogba assente

Pagelle e tabellino di Roma-Manchester United, match valido per la semifinale di ritorno dell’Europa League 2020/21

Roma

Mirante 6: bravo su Cavani, non può granché sul gol del Matador. Non perfetto in una respinta, reattivo in uscita.

Karsdorp 6: parte così così, non spinge granché ma ultimamente non lo vediamo quasi mai in proiezione offensiva. Ha un’ottima occasione ma subisce una delle tante parate di De Gea. Nella ripresa qualche buona diagonale, controlla la situazione in tranquillità.

Smalling 6: gioca bene fino a quando resta in campo. Non è la sua stagione. Dal 28′ Darboe 6,5: entra molto bene, con personalità, non ha paura dei giganti che si trova davanti. Resta basso a pulire palloni a ripetizione, mica male.

Ibanez 5: torna un po’ nel panico. Non trasmette sicurezza né in marcatura né col pallone tra i piedi. La sua crescita sembra essersi un po’ fermata, si perde Cavani sul 2-2.

Peres 5,5: si deve arrendere pure lui per infortunio. Gioca una prestazione discreta, con le solite amnesie. Dal 69′ Santon 6: si limita a controllare la sua zona, qualcosa concede.

Mancini 5,5: torna a centrocampo dopo una vita, non è proprio la stessa musica di una stagione fa. Fatica a trovare la posizione giusta, si perde l’uomo in un paio di situazioni pericolose. Poi riprende in mano le redini.

Cristante 6,5: i soliti errorini in impostazione, ma sulla trequarti ha un altro peso perché ha i tempi giusti, come dimostra nel pareggio di Dzeko. Poi pure nel gol del raddoppio. Se avesse giocato sempre lì…

Mkhitaryan 6: è più pimpante, però si mangia troppi gol. La qualità nella transizione del pallone non si discute, però davanti alla porta lascia troppi troppi rimpianti. Magari non succedeva, ma sarebbe stata un’altra partita. Certo nella ripresa non è neanche fortunato, prende pure un palo.

Pellegrini 7: grande partita del capitano della Roma. Ha fatto di tutto, con grande carica agonistica. Importantissimo in tutte le fasi, è sempre altissimo per cercare di recuperare subito il pallone e questo permette ai giallorossi di avere tante occasioni. Il suo zampino c’è dappertutto.

Pedro 6: va a fiammate alla Carles Perez. Però è molto prezioso nel secondo tempo, si accende al momento giusto e fa l’assist per il pareggio. In area c’è sempre, anche se sembra lontano dai tempi migliori. Dal 76′ Zalewski 6,5: una serata che non dimenticherà: gol o autogol. Al debutto. una bella notizia per la Roma.

Dzeko 6,5: fisicamente sembra in ritardo, ha poche occasioni e anche quando lanciato in profondità va in difficoltà contro uno come Bailly. Sta lì, pareggia, è una presenza. Quando vede Manchester è particolarmente ispirato. Dal 76′ Mayoral sv

All. Fonseca 6,5: finalmente difesa a 4, finalmente Cristante più avanti. Finalmente una partita della Roma. Una vittoria di prestigio, una prestazione d’orgoglio di tutta la rosa in emergenza totale. Per una volta i tifosi possono essere fieri.

Manchester United

De Gea 7,5: oggi prende tutto, l’impressione è che stasera avrebbe parato anche bendato. Gli tirano addosso i giocatori della Roma, ma di interventi importanti ne fa parecchi. Un muro nonostante i due gol subiti.

Wan-Bissaka 5,5: un po’ in difficoltà, fa il compitino. Però quando esce la differenza si sente. Dal 45′ Williams 5: qualcosa la soffre, anche perché il Manchester United non gioca più nel secondo tempo. Si schiaccia troppo, ma è costretto.

Bailly 6: contro Dzeko in velocità non c’è partita, quindi da quel punto di vista è ok. Forse l’unico a reggere in qualche modo la difesa dello United, che comunque naufraga.

Maguire 5: 80 milioni. A vedere la partita di stasera forse manca una virgola prima dello zero. Rischia di concedere un rigore assurdo, fa spesso acqua da tutte le parti.

Shaw 5: brutta prestazione. Dal 45′ Telles 4,5: peggio del suo compagno, sbaglia tantissimi appoggi e controlli, sembra impacciato.

Van De Beek 5: fa poco filtro, non si vede mai in proiezione offensiva.

Fred 5: fa un po’ di quantità, ma perde alla grande il duello con Pellegrini. In alcuni frangenti è addirittura lezioso, regalando alla Roma una chance clamorosa.

Greenwood 5,5: le qualità sono eccelse, in velocità è difficile datenere ma sembra ancora un po’ superficiale. Nella ripresa si mangia un gol che doveva chiudere tutto.

Bruno Fernandes 6,5: fa poche cose, ma le fa con grandissima qualità. Ispira sempre lui, è l’anima del Manchester United. Dall’84’ Mata sv

Pogba 5: stasera un fantasma. Dal 63′ Matic 6: tocca pochi palloni, bravo a gestire i ritmi quando in possesso.

Cavani 7,5: si può dire che lui e Bruno Fernandes mandano il Manchester United in finale di Europa League. Quattro gol in due partite, tante chance, una costante spina nel fianco, da solo li tiene tutti a bada. Ancora tra i più forti al mondo. Dal 73′ Rashford 6: entra bene, con voglia anche di sacrificarsi.

All. Solskjaer 5,5: a tratti il suo United è un po’ lezioso, lì manca forse la mano e la voce dell’allenatore. Qualificazione mai in discussione, però non si possono prendere così tante occasioni. In finale con merito, ma neanche troppo.

Arbitro: Brych 5: si conferma non proprio fortunata la Roma con lui. Il rigore di Maguire è al limite per regolamento, ma un po’ troppo netto ed evidente, decisivo. Poi anche qualche cartellino così così.

Il tabellino di Roma-Manchester United

Marcatori: 39′ e 68′ Cavani (M), 57′ Dzeko (R), 60′ Cristante (R), 83′ Zalewski (R)

ROMA (4-2-3-1): Mirante; Karsdorp, Smalling (30′ Darboe), Ibanez, Bruno Peres (69′ Santon); Mancini, Cristante, Mkhitaryan, Pellegrini, Pedro (77′ Zalewski); Dzeko (77′ Borja Mayoral). All. Fonseca

MANCHESTER UNITED (4-2-3-1): De Gea; Wan-Bissaka (46′ Williams), Bailly, Maguire, Shaw (46′ Telles); Pogba (64′ Matic), Fred; Greenwood, Bruno Fernandes, Van De Beek; Cavani (73′ Rashford). All. Solskjaer

Ammoniti: Wan Bissaka, Fred, Cavani, Karsdorp

Francesco Iucca

Giornalista pubblicista, dal 2013 inseguo un sogno. Sempre alla ricerca di 'cosa c'è dietro'. Tengo alla lontana quelli che 'Il calcio è solo un gioco', ma Roger Federer è il mio dio. Totalmente dipendente dal calciomercato e dall'adrenalina dell'ultimo giorno. Amo la musica, cantante a tempo perso.

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