Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus, a CMIT TV sul momento del club bianconero, da Pirlo a Cristiano Ronaldo
A CMIT TV, è intervenuto Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus, per parlare del momento del club bianconero, da Pirlo e la dirigenza a Cristiano Ronaldo. Ecco le sue dichiarazioni. Per seguire e interagire in DIRETTA sulle ultime di calciomercato ISCRIVITI al canale YouTube!
CRISI JUVE – “È quasi una rivoluzione copernicana. Nel senso che una somma di fatti importanti e molto gravi, come l’operazione Superlega, aggiunti alla non capacità della Juventus di giocare le ultime partite, creano una situazione all’interno della Juventus che deve richiedere una revisione critica intera di tutto il sistema”.
AGNELLI – “Credo che sia inevitabile per il presidente Agnelli, che io ritengo che rimarrà, fare una revisione critica drastica di tutto il sistema, a partire dai dirigenti sia nell’area sportiva che amministrativa, sia nell’area tecnica. Va fatto anche un importante contenimento dei costi. Credo che il nuovo presidente non ci sarà, perché Agnelli ha dimostrato per nove anni di essere un buon presidente guidando una squadra che ha ottenuto ottimi risultati. Poi negli ultimi mesi, posso dirlo simpaticamente, ha dato un po’ di matto con l’operazione Superlega. In generale ha comunque fatto bene ed è un uomo importante della famiglia Agnelli. Quindi o deciderà lui di uscire o rimarrà”.
PARATICI E NEDVED – “A mio avviso, invece, va rifatta l’area sportiva. È in scadenza Paratici, a cui si deve il riconoscimento di tante cose fatte buone ma altre meno in questi anni, il vicepresidente deve cambiare e sicuramente anche l’allenatore. Io provo grande stima ed affetto per Pirlo per quello che ha fatto e ha cercato di fare, però ritengo che sarebbe corretto tenere Pirlo fino alla fine del campionato trovando poi un sostituto per la prossima stagione”.
ALLEGRI – “Io sono sempre stato un fan di Allegri, lo sono tutt’ora, però anche le minestre riscaldate a volte possono creare problemi. Secondo me non era il caso di mandare via Allegri. E siccome le persone responsabili dell’ultima di Allegri sono ormai chiaramente Paratici e Nedved, mi sembra che sia il caso di cambiare entrambi. Se fosse rimasto Allegri non si sarebbe posto il problema Sarri. Però penso che bisognerebbe fare nomi nuovi e non guardare più indietro”.
GASPERINI – “Faccio un nome che non è venuto in mente a me, ma ad un vostro collega con cui ho parlato qualche ore fa. Potrebbe essere il caso di chiamare un vecchio juventino di cuore, che sta facendo grandi cose all’Atalanta, ovvero Gasperini, provando a vedere se è disponibile. In questo senso sarebbe una vera rivoluzione”.
BONIPERTI – “Se avrei preso Pirlo? Il problema è sempre nell’area tecnica. Non voglio insistere, ma le decisioni che hanno preso sono decisioni che non hanno funzionato. L’idea di portare Sarri, artefice del bel gioco, non ha pagato. Io sono vicino al pensiero del presidente Boniperti: per me la prima cosa che conta è quella di vincere. Poi vincendo si giocherà inevitabilmente bene, altrimenti non si vince”.
RONALDO E DYBALA – “Considero Ronaldo uno dei giocatori più importanti che siano mai esistiti, ma sono stato critico sull’acquisto per il costo elevatissimo. Lo stipendio di 31 milioni è qualcosa di immorale prima ancora di essere impossibile da sopportare. E credo che l’arrivo di Ronaldo sia coinciso con l’addio di Marotta, che non era d’accordo. Se si potesse trovare una soluzione per Ronaldo per il prossimo campionato, io la cercherei. Non è più partecipe, lo si vede distaccato, e quindi cercherei di venderlo, tenendo Dybala. Costruirei la squadra intorno a lui. Penso che abbia tutte le possibilità per diventare il fulcro della nuova Juventus”.
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