Paulo Fonseca ha presentato il derby Roma-Lazio in conferenza stampa, la sua ultima partita all’Olimpico con i giallorossi
Paulo Fonseca prepara il derby. Sarà il suo ultimo match contro la Lazio e l’ultima partita all’Olimpico da allenatore della Roma, l’ultima possibilità di vincere un big match dopo uno score di 4 punti su 33 a disposizione contro le top della Serie A. Dopo lo 0-3 dell’andata, i giallorossi vogliono ‘vendicarsi’. Il tecnico portoghese ha parlato nella conferenza stampa della vigilia, partendo dal ko con l’Inter: “Non abbiamo fatto una partita in cui volevamo abbassarci ma volevamo avere l’iniziativa. Abbiamo avuto occasioni, il secondo tempo siamo stati sempre nella loro metà campo. Si rischia, sappiamo che l’Inter è mortifera in contropiede. Quando abbiamo perso la palla non abbiamo fatto bene, come nella marcatura preventiva. Abbiamo sbagliato lasciandogli il contropiede con Lukaku, abbiamo reagito tardi. L’Inter non ha creato tantissimo, il problema è che quando sbagliamo gli altri fanno gol”.
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Sulla preparazione del derby: “Abbiamo preparato la partita in maniera diversa rispetto alle ultime volte. La Lazio era uscita tante volte in contropiede all’andata, ci siamo preparati per non farli andare in ripartenza perché sono molto pericolosi con Immobile, Correa, Luis Alberto, Milinkovic e i terzini. Abbiamo una strategia, vogliamo essere più equilibrati. Giocheremo di nuovo a quattro.
Con che sensazioni lascia Fonseca? “Lascio soprattutto con grande orgoglio, di essere stato per due anni l’allenatore della Roma. A volte quando lasciamo c’è un sentimento di ingiustizia, ma non c’è in me. Solo orgoglio per essere stato tecnico della Roma, rispetto di tutti, simpatia per i tifosi”.
La Roma però anche con l’Inter ha fatto vedere degli atteggiamenti difensivi negativi da giocatori come Mancini e Kumbulla: “Io sono il principale responsabile di quello che succede nella squadra. Io devo arrivare alle soluzioni quando sbagliamo, per non fare certi errori, lavorare e imparare. Sono cosciente di essere sempre il principale responsabile. Però non avere Smalling per tutta la stagione, giocare tante volte con difensori giovani, è stato decisivo. La Roma non è una squadra che lascia tante occasioni agli avversari, ma abbiamo fatto molti errori. Tanti dei gol subiti sono più errori nostri che di costruzione degli altri. Non abbiamo mai avuto stabilità in difesa e l’assenza di Smalling è stata importante”.
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