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PAGELLE E TABELLINO ROMA-LAZIO: Dzeko formato top, Acerbi e Muriqi flop

Pagelle e tabellino del derby Roma-Lazio, match valido per la 37esima giornata della Serie A 2020/21

Roma

Fuzato 7: l’highlights più importante è con un’ottima parata su Luis Alberto, poi un po’ di apprensione per un paio di uscite palla al piede rivedibili. Paratona poi su Immobile di tacco, anche se era comunque offside, e anche pochi minuti dopo. La vittoria è anche sua.

Karsdorp 6,5: parte un po’ in sordina, ma tiene bene alla lunga anche in area di rigore dove è molto attento. Lulic non lo preoccupa più di tanto. Tiene benissimo e non passa più niente.

Mancini 6: si fa imbucare un po’ troppo facilmente in due occasioni, non è preciso nella chiusura e nel posizionamento. Poi sale in condizione e precisione.

Ibanez 5: ogni volta che il pallone arriva dalle sue parti con un avversario nei paraggi c’è sempre la sensazione che possa succedere qualcosa di brutto per la Roma. Immobile lo supera spesso, nel primo tempo si calcia addosso e viene graziato in area. Dal 38′ Kumbulla 6: una buona partita contro una Lazio mai pericolosa. Fa intravedere un po’ più di tigna.

Peres 5,5: contro Lazzari subisce sempre lo stesso movimento, anche se col passare dei minuti gli prende le misure. Senza infamia e senza lode, esce anche perché ammonito. Dal 45′ Santon 6: appunto, entra perché il compagno era ammonito ma dopo pochi secondi si fa ammonire pure lui. Poi controlla la situazione senza patemi.

Cristante 6,5: lo ripetiamo, a centrocampo è il suo ruolo. Inizialmente non prende in mano le redini della situazione, pecca di personalità in fase di ‘distruzione’. Negli ultimi metri è sempre preciso e lucido. Sfiora pure il gol.

Darboe 7: affronta il suo primo derby con calma olimpica. Personalità da veterano, da far invidia a tanti suoi coetanei. Si prende qualche rischio, che però paga quasi sempre. Bravo anche davanti alla difesa in interdizione.

El Shaarawy 6: non tocca tantissimi palloni, ma è molto lucido. Fa la cosa giusta, anche se gli manca lo spunto per saltare l’uomo o per calciare in porta. Si mette al servizio della squadra. Dal 72′ Pedro 7: il gol del 2-0 è bello tecnicamente e moralmente per lui. In contropiede è una continua spina nel fianco. Il rammarico è quello di non averne fatti altri.

Pellegrini 6: come sempre lotta dappertutto, è un po’ ovunque. Si sporca le mani, ma quando si tratta di fornire l’ultimo passaggio commette un paio di errori non da lui, abbastanza evidenti per misura. Dal 72′ Villar 6: qualche buon filtrante negli ultimi metri.

Mkhitaryan 6,5: la sua partita non è eccelsa in realtà, partecipa alle azioni più importanti e si va trovare al posto giusto al momento giusto sul gol che decide il derby. Lo stretto indispensabile.

Dzeko 7,5: nel primo tempo è fondamentale per la pericolosità della Roma. Tre quarti del gol del vantaggio di Mkhitaryan è il suo, poi continua a lottare e a fare a sportellate. Non segna, ma per la prestazione lo meriterebbe largamente.

All.: Fonseca 7: si congeda con una gioia mica da ridere, anche se non cancella tutto il resto della stagione. I tifosi gli chiedevano almeno questo, li ha accontentati con una vittoria meritatissima in cui la Roma gioca bene ed è pericolosa ogni volta che scende in attacco. Peccato per i giallorossi non averne fatti altri.

Lazio

Reina 5,5: non può fare granché sui gol.

Marusic 4,5: oggi tremendo. Sbaglia parecchi palloni in uscita, non riesce mai a vincere un duello né fisico né in velocità. La scenata all’uscita dal campo si commenta da sola. Dal 72′ Fares

Acerbi 4: una delle sue peggiori partite stagionali, senza dubbio, se non degli ultimi due anni. Su Dzeko e il gol di Mkhitaryan si fa gabbare come un pivello alle prime armi, è spesso in ritardo. Disorientato, a tratti svagato. Finisce espulso.

Radu 5: si presenta con un retropassaggio che mette i brividi. Il resto della prestazione non è da meno, anche se non evidenzia particolari defaillance. Anche lui però nullo in entrambe le fasi, anche in impostazione.

Lazzari 5: la freccia laziale resta incollata all’arco stasera, nella partita più importante. Peres gli prende le misure dopo poco, poi non supera mai l’uomo se non inizialmente quando mette un pallone d’oro a Luis Alberto. Da lì, il nulla.

Milinkovic-Savic 5,5: la sensazione è che la sua partita si sia fermata all’erroraccio davanti alla porta e a quel pallonetto strano tentato su Fuzato che poteva indirizzare la partita. Fino a quel momento era stato il migliore in campo. Anche lui poi si toglie la maschera, almeno metaforica da supereroe, e torna nella mediocrità. Dall’84’ Akpa Akpro sv

Leiva 5: in costante ritardo e affanno. Cerca di reggere come può nel primo tempo, poi se li vede arrivare da tutte le parti senza neanche tanto aiuto dei compagni. Un po’ preso in mezzo a volte, affonda con gli altri.

Luis Alberto 5,5: anche lui quell’occasione all’inizio e poi poco e niente. Non riesce a fare da raccordo tra i reparti, sfilacciati. Poi forse si innervosisce, c’è da dire che spesso predica nel deserto però anche lui oggi non bene.

Lulic 5: il Lulic che fu è ormai andato. È stato bello, forse è arrivato il tempo di salutarsi. Dal 59′ Luiz Felipe 5: partecipa anche lui al festival dell’horror laziale. I biancocelesti prendono un contropiede dopo l’altro.

Muriqi 4: che altro dire. Non difende palla, non la prende di testa, non va in profondità. Zero intesa con Immobile, clamorosamente segna davanti a Fuzato ma è in fuorigioco. Se ne esce mestamente nella ripresa. Dal 59′ Pereira 6: ci prova un po’ di più dei compagni, si impegna, quello non gli è mai mancato. Ma la Lazio ha già staccato la spina.

Immobile 6: lotta come un matto cercando fare due, forse tre ruoli. Ma trova delle figurine nei suoi pressi, quando si gira e cerca un appoggio, un sorriso, un sussulto. Tra gli ultimi ad arrendersi sempre.

All.: Inzaghi 4,5: ok, la Lazio già non ci credeva più alla Champions. Da qui a fare un derby molto lontano dal dignitosa un po’ ce ne passa. La sensazione è che già prima del 2-0 di Pedro la testa fosse già all’estate per alcuni dei suoi giocatori. Considerando che poteva finire davvero tanto a poco, delle riflessioni importanti vanno fatte dall’una e dall’altra parte.

Arbitro: Pairetto 6: il rosso ad Acerbi è ineccepibile. Per il resto lascia correre diversi contatti, non ci sono grandi episodi.

Il tabellino del derby Roma-Lazio

ROMA (4-2-3-1) – Fuzato; Karsdorp, Mancini, Ibanez (38′ pt Kumbulla), Bruno Peres (1′ st Santon); Darboe, Cristante; Mkhitaryan, Pellegrini (27′ st Villar), El Shaarawy (27′ st Pedro); Dzeko (44′ st Mayoral). A disp.: Mirante, Farelli, Juan Jesus, Reynolds, Pastore, Zalewski. All.: Fonseca.

LAZIO (3-5-2) – Reina; Marusic (28′ st Fares), Acerbi, Radu (28′ st Caicedo); Lazzari, Milinkovic-Savic (38′ st Akpa Akpro), Leiva, Luis Alberto, Lulic (14′ st Luiz Felipe); Muriqi (14′ st A. Pereira), Immobile. A disposizione: Strakosha, Alia, Patric, Parolo, Cataldi, Escalante, Correa. All.: S. Inzaghi

ARBITRO: Pairetto di Torino.

MARCATORI: 42′ pt Mkhitaryan (R), 33′ st Pedro (R).

NOTE: Espulsi: Al 40′ st Acerbi (L) per doppia ammonizione. Ammoniti: Peres, Santon, Kumbulla (R); Recupero: 1′ pt, 3′ st.

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